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Scritto da nel Numero 24 - 16 Settembre 2007, Politica | 1 commento

Ma Vaffanculo a te

Prima di tutto per costruire una convivenza civile occorre essere educati.

Educazione, in questo senso, ha a che fare con la necessità di rispettare le altre persone al fine di riuscire a non provare fastidio quando ci si siede di fianco, di non sentire la puzza di chi non si lava o gli starnazzi di chi vuole prevaricare con arroganza. Significa ritenere che non debba essere l'uomo più mastodontico a comandare gli altri. Sempre che sia questo l'obiettivo.

Costruire la convivenza civile è l'obiettivo più alto dell'uomo agricoltore che si riunisce con i suoi simili: dall'agorà della polis e della politica, all'arengo medievale, alle piazze di oggi sia virtuali che reali. E' un esercizio che riguarda tutti e soprattutto il modo di ognuno di rivolgersi agli altri.

La conquista principale delle democrazie del Novecento sono stati i partiti, organizzazioni composte da persone che oltre a votare partecipano, discutono e cercano di portare il loro piccolo tassello militante al servizio di un'idea organizzata, di un'ideale, di un sogno. E che come tutti i sogni si infrangono contro le piccole e grandi meschinità del giorno.

Caro Beppe, è normale che per far ridere occorra semplificare la realtà mostrandone gli aspetti grotteschi. Ritenere di cambiare il mondo con una manifestazione di piazza che esprime il pensiero particolare di qualcuno non richiede commenti o dibattiti, sarà il tempo a dimostrarne se e quanto sarà stato utile. Sarà la politica, saranno i partiti, sarà la democrazia, che per fortuna di tutti consentono anche a te di parlare. Anche a te che vuoi distruggerli e con loro manchi di rispetto a tutte le persone che vi aderiscono.

Da quando la ventata giustizialista di Tangentopoli ha abbattuto il Partito Socialista e smembrato la Democrazia Cristiana la nostra Repubblica è più debole ed esposta agli attacchi della legge del più forte: non è un caso che siano stati anni segnati dal berlusconismo e dalla risposta dei movimentismi di sinistra. Come se cambiando nome alle forme dell'organizzazione democratica potesse cambiarne, in meglio, la sostanza. Che cosa cambia nelle aggregazioni se si chiamano movimenti, o società civile, o club, rispetto ai partiti? Forse che sono superate le noiose lungaggini democratiche interne? Forse che è più debole il legame con le istituzioni democratiche?

Inoltre il fatto che l'idea di governo sbandierata al V-Day di fatto fomenti gli interessi particolari di chi impedisce la costruzione di un tubo che riscaldi il gas per portarcelo a casa (oppure potremmo cucinare con i pannelli solari, è vero, o piantando e bruciando l'albero dell'idrogeno), lascia intendere come seguire questa posizione demagogica non farebbe altro che condannare il nostro Paese ad un'interminabile e vana rincorsa verso le infrastrutture necessarie al benessere dei cittadini.

Signor Grillo, se crede che sia questo il modo di comportarsi, cordialmente, vaffanculo.

1 Commento

  1. bella tobi sei un grande

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