Pages Menu
RssFacebook
Categories Menu

Scritto da nel Economia e Politica, Numero 27 - 1 Novembre 2007 | 0 commenti

Bamboccioni

Sole, un bel venticello che accarezza le membra, un pranzo bucolico di tutto punto; cibo e vino buoni, vino che scorre leggero per le ugole nonostante la gradazione non troppo leggera, movimenti sempre meno agili, quand'ecco, che un movimento inopportunamente agile porta una bottiglia a mostrarci il nostro più acerrimo nemico: la forza di gravità.

A questo punto l'ardua scelta: l'attenzione la si concentra solo su questo sventurato evento, con reazioni di sdegno, pianti isterici, cilici per mea culpa, o la si contestualizza in una splendida giornata, ovvero come azione goffa all'interno di bella giornata passata con gli amici?

Tutti voi direte “la secoooonda che hai detto!”. Eppure nel mondo della politica, e dell'informazione che gli ruota intorno, è da tempo ormai immemore che si propende sempre per la prima.

Tommaso Padoa-Schioppa, spiegando una manovra che nelle sue intenzioni dovrebbe (rigorosamente modo condizionale) aiutare ad uscire i giovani di casa, ha un'uscita infelice almeno quanto il suo cognome, definendo i giovani Italiani una mandria di bamboccioni.

Sul momento sono rimasto come la stragrande maggioranza delle persone a bocca aperta. “Chissà cosa gli sarà passato per la testa”, mi chiedo: il vuoto più assoluto? Un ennesimo tentativo fallito di emulazione di Churchill? Una barzelletta raccontata male?

Ma dopo, il pensiero mi è tornato alla proposta: aiutare i “bamboccioni ad andare via di casa”.

Ecco, considerato che da qualche settimana sono diventato ufficialmente precario (prima ero stagista…altro passo avanti nella scala gerarchica), considerato cha la voglia di andare via di casa è tanta, ma considerato che tra un anno non so dove potrei essere (nel ramo in cui mi sono scelto la Toscana è sempre in agguato) e considerato che un mutuo non potrei permettermelo, questa fantomatica proposta mi interessa, in quanto bamboccione a tutti gli effetti.

Scusate, ma qualcuno mi vuole spiegare questa benedetta riforma? La metà dei telegiornale è impegnata in servizi degni di Novella 2000 o Verissimo, dove le risposte dei politici sull'argomento spaziano da “specchio riflesso” a “Coppino, frontino se ti muovi sei un…”, mentre l'altra metà non fa altro che attivare la sirena dell' ANTIPOOOOOOLITICAAAAAA.

Provo ad informarmi tramite conoscenti: “ti danno dei soldi per andare via di casa” (ottimo), “sgravi fiscali sulle tasse” (buono), “è una legge ad personam per quel bamboccione di suo figlio!” (passiamo oltre).

Morale:in pochi si sono interessati di cosa tratta questa proposta. Oramai di qualunque dibattito ci si ricorda solo della barzelletta di turno, nei comizi si contano i colpi di tosse come in un confronto televisivo si sofferma l'attenzione sui tic dei politici. Sul nascente PD si sprecano pagine sul perché i Prodigy non siano stati inseriti nella compilation di partito.

Guardando quando possibile trasmissioni come “Anni Luce”, bella trasmissione su La7 che mette in evidenza vizi e virtù degli italiani e la loro evoluzione nella storia del paese, o “la Super Storia” su Rai 3, è evidente come la censura sia stata sempre molto attiva nel passato, decisamente più attiva (parentesi Berlusconiana a parte) che nel presente.

Non era ammesso riferire di qualsiasi gaffe o caduta (di stile o fisica) del politico di turno.

Inevitabilmente, come un bambino a cui viene regalato il gioco tanto atteso, ora che è possibile riferire qualunque cosa, le prime pagine di quotidiani e telegiornali riportano ogni minima gaffe, svuotandosi delle tematiche che dovrebbero interessare ai cittadini, creando una nuova, sottile, tipologia di censura.

Forma e sostanza: va bene che l'occhio vuole la sua parte, ma quando torneremo a parlare di contenuti?

Per chi è interessato, si tratta di detrazioni fiscali per persone comprese tra i 20 ei 30 anni, le quali variano dai 495,8 euro in tre anni se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro ma non i 30.987,41 euro, ai 991,6 euro (sempre in tre anni) se il reddito non supera i 15.493,71 euro.

Scrivi un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>