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Scritto da nel Letteratura e Filosofia, Numero 41 - 16 Giugno 2008 | 12 commenti

Se li conosci li eviti

Riciclati, imputati, condannati, fannulloni del nuovo Parlamento, recita così il sottotitolo di Se li conosci li eviti (Chiarelettere, 2008), l'ultimo libro di Marco Travaglio e Peter Gomez uscito alla vigilia delle scorse elezioni. Gli stessi autori descrivono la loro opera come un manuale di pronto soccorso che aiuta i cittadini a orientarsi nel mare magnum delle liste elettorali, dove vecchi e nuovi parlamentari sono stati scelti a tavolino dalle segreterie di partito grazie alla tanto discussa legge Porcellum. Legge che molti deplorano, ma che tutti bramosamente sfruttano.
Se li conosci li eviti, si articola in tre parti: la prima è dedicata alle “nostre liste”, fatta da parlamentari “cattivi”, che preferiremmo non vedere più, ma anche da parlamentari “buoni”, pochi a dir la verità, che durante la scorsa legislatura si sono meritati, secondo il giudizio degli autori, la rielezione (o l'avrebbero meritata nel caso in cui fossero stati ricandidati) per il lavoro svolto e la ferma opposizione offerta a leggi quali “l'indulto extra-large” e il “bavaglio mastelliano” ai giornalisti. La seconda parte consiste, invece, in una sorta di antologia che raccoglie tutto il peggio delle “loro liste”, partito per partito. Una fredda indagine che mette in luce fatti e misfatti, vizi e virtù di circa 150 parlamentari che si sono presentati alle ultime elezioni. Non limitandosi questa vota all'elenco di nomi su cui pendono carichi penali, ma allargando il cerchio a “i fannulloni, i voltagabbana, i cambiacasacca, gli ignoranti, i nemici della legalità e della libertà d'informazione, i corresponsabili dello scandalo della monnezza in Campania, gli amici dei ladri e dei mafiosi che non hanno mai valicato i confini del codice penale, quelli che hanno comparto casa a Roma sottocosto grazie al cognome che portano o alla carica che ricoprono”. La terza e ultima parte, infine, è una comparazione tra l'operato dei due ultimi governi, con un resoconto delle loro “leggi vergogna”.
Si può condividere o no il giudizio di valore che Travaglio e Gomez danno dei nostri parlamentari in questo loro ultimo libro, e sarebbe del tutto lecito se qualcuno disapprovasse le liste dei “buoni” e dei “cattivi” stilate dai due autori ma documentazione alla mano, è davvero difficile credere che qualcuno possa confutare la veridicità dei fatti raccontati, di cui puntualmente sono state indicate le fonti. Per questo ci si stupisce ancora di più quando Marco Travaglio, diventa il protagonista di una polemica mediatica scaturita dalle affermazioni fatte sul Presidente del Senato Renato Schifani durante la trasmissione televisiva Che tempo che fa. Quelle stesse affermazioni, che pronunciate in televisione hanno fatto tanto scalpore, erano già state sostenute in Se li conosci li eviti, stampate a chiare lettere a pagina 268. Nessuno però si era preoccupato di sollevar polemiche su fatti ampiamente dimostrati in libro uscito lo scorso marzo. Verrebbe da chiedersi: che i libri siano davvero considerati oggetti inutili indegni di nota, deboli mezzi di comunicazione destinati a un'èlite che non merita attenzione?
Un tempo si diceva carta canta, verba volant. Porgo i miei omaggi a chi è capace di imprigionare su di un foglio bianco parole che qualcuno vorrebbe svanissero nell'aria, perché i fatti di oggi non si perdano nell'oblio, ma diventino la storia di cui domani dovremmo rendere conto.

“Mi sono battuto fino all'ultimo perché Enzo Biagi restasse alla Rai”.
(Silvio Berlusconi, febbraio 2008)
“Non penso affatto di presentarmi come leader del centrosinistra”.
(Walter Veltroni, gennaio 2006)
“Voglio che sia a tutti chiaro che non esiste alcuna possibilità che An si sciolga e confluisca nel nuovo partito di Berlusconi”.
(Gianfranco Fini, novembre 2007)
“Italia, Italia, vaffanculo!”
(Mario Borghezio, luglio 2005)
“Veltroni leader del Pd? Non finché vivo”.
(Massimo D'Alema, giugno 2006)

12 Commenti

  1. Agghiaccianti.
    L'unica parola a cui riesco a pensare quando leggo le frasi che hai riportato, cara Lorella!!

  2. spezzo una lancia contro Travaglio, giornalista divenuto famoso, ahimè, grazie alle critiche a Berlusconi, quindi in fin dei conti un po grazie a Silvio. UN giornalista ce cavalca sempre l'onda, oggi quella fomentata da Grillo e dalla onnipresente meritocrazia..non a caso il suo libro ha tra la parole chiave “fanulloni”. non c'è libertà di stampa ma lui è sempre in TV e nei giornali.
    per me, un po paraculo lo è (senza offesa), diciamo che è un po opportunista…

    se a due estremi mettiamo Biagi e Montanelli da un lato, Bocca VEspa e Pansa dall'altro, Travaglio dove si colloca, tra i grandi giornalisti o tra i paraculi????

  3. Pier, forse hai ragione, Travaglio grazie a B.&comp ha una grande popolarità e ha fatto una valanga di soldi… sarà anche paraculo. Ma tutto questo non è importante… ha messo in luce le malattie del sistema.

  4. Personalmente io non posso che ringraziare Travaglio per tutto il suo lavoro e per il suo impegno.
    Dopo la puntata di “Che tempo ch fa” tutti si sono scagliati contro di lui e hanno gridato allo scandalo per quello che aveva detto…ma scusate in uno Stato normale non dovrebbe fare piu' scandalo il fatto che i legami di Schifani con la mafia ci siano davvero stati?????
    La liberta' di stampa e' molto limitata e lo sara' ancora di piu' grazie alle leggi porcate che entreranno in vigore.

  5. …ciao Laura, e' da due anni che scriviamo con l'arengo e, e' vero che la nostra visivbilita' e' pari a zero, am nessuno ci ha mai impedito di scrivere quello che volevamo. io non sono assolutamente d'accordo sul fatto che in Italia non ci sia liberta' di stampa. mi sa che il problema non sta proprio in quel che si puo' o non si puo' scrivere o dire (le critiche a travaglio su rai3 alla fine hanno pubblicizzato il tema, se non ci fosse liberta' lo avrebbero soppresso il tema invece), il problema e' nella collusione di interessi tra chi scrive e chi i giornali e le televisioni le gestisce..spero davvero ch einternet in questo riesca a portare un cambiamento, con nuove voci e opinioni. c'e' pero' bisogno che i cittadini si elevino dalla condizione di pigri consumatori della informazione via TG e se la cerchino. la informazione non e' solo un diritto, ma anche un dovere, cercarla e farla..bisognerebe ricordarlo a volte a quelli della rai.

    saluti

  6. e tra parentesi, il giro di interessi e collusioni tra “chi scrive e chi i giornali e le televisioni le gestisce” include anche Travaglio, che ci piaccia o no. Travaglio fa informazione su quel che gli fa comodo, o su quel che fa comodo a quelli che lo pagano..pensare a Travaglio come uno spirito libero in un contesto incatenato e' per me molto semp;licistico..come dice il saggio, le cose so un tantino piu' complesse

  7. Ciao Stefano,
    internet e' un discorso a parte perche' prima di tutto non tutti possiedono internet e poi un cittadino non dovrebbe aver bisogno di internet ne di sbattersi per un suo normale diritto,quello di essere informato. E questo non puo' comunque accadere in un paese dove la maggior parte dell'informazione e' nelle mani di chi comanda.
    Pensa,Travaglio si becca un sacco di querele,e perche'?Perche' dice la Verita' e quelle critiche a Travaglio secondo me non hanno pubblicizzato il tema,il tema e' scomparso e tutti si sono concentrati solo sul fatto che non ci fosse stato contradditorio,non avevano piu' importanza i suoi rapporti con la mafia!!!!!!!!!!!!
    Assurdo.
    ciao

  8. ciao Laura,
    io su un punto non mi trovo d'accordo, che e' il diritto ad essere informati, un diritto che non mi sembra essere compreso in alcuna costituzione. dal punto di vista del cittadino, pcredo che l'informazione sia piu' un dovere che un diritto..vogliamo anche i giornali gratis?? e' un dovere sbattersi, comprarsi INTERNAZIONALE piuttosto che giornali piu' specializzati e farsi un opinione. altro discorso, considerando la informazione di Stato. li' si' che c'e' il dovere di informare e non fare disinformazione.

    io studio economia e quindi ho il problema di ragionare solo in termini economici, oveero domanda e offerta..in questo caso domanda e offerta di informazione..e' difficile capire se la pessima informazione oggi sia dovuta ad un problema di offerta (giornali, tg..) o a un problema di domanda, quanto i consumatori sono disposti a pagare (in soldi e tempo) per informarsi e farsi un opinione..ahime' i giornali gratis ci sono gia', si chiamano leggo e METRO, ed a molta gente va bene cosi'.

    io dico solo che l'opportunita' di informrsi esiste (quindi esiste liberta') e non possiamo aspettarci che basta mettersi comodi in poltrona davanti al tg5 e godere del nostro emritato diritto di informazione.

    su una cosa penso siamo d'accordo..e' unos candalo che l'informazione pubblica e statale sia scesa a dei livelli cosi' desolanti, questo e' l'unico caso iun cui penso esista un diritto da parte del cittadino

    saluti

  9. forse non mi son espresso a dovere..

    che in Italia ci sia un problema di disinformazione è fuori discussione, tutti lo amemttiamo e vorremo un servizio di stato più professionale..da qui a pensare che Travaglio sia il paladino della libera informazione (e che la faccia meglio di altri giornalisti meno noti solo perchè vanno meno in tv o perchè scrivono di cose più serie a cui la gente inetressa meno) ce ne passa un bel pò, ma un bel pò.

    diciamocelo, i giornalisti che conosciamo saranno in tutto una quindicina, quelli evramente bravi e meritevoli molti di più (e forse non sono nemmeno tra i primi 15) perchè?

  10. se adesso il problema c'e' pensa quando passera' la legge sulle intercettazioni….(diciamo che il nano ha progettato tutto a meraviglia,ogni volta riesce a superarsi…)
    Travaglio non e' un paladino ma informa la gente e lo fa in modo semplice,informa su questioni su cui molti sorvolano o solamente accennano e che io,personalmente,giudico serie visto che riguardano chi ci governa.
    E' vero ci sono tanti bravi giornalisti non conosciuti e troppi incompetenti conosciuti.

  11. Mi ha fatto piacere questo scambio di opinioni con Stefano,confrontarsi e' sempre costruttivo.In piu' volevo fare i complimenti alla Lo per gli articoli che scrive,brava Lo!!!!

  12. I messaggi volgari qui postati sono stati rimossi per tutelare l'intelligenza dei nostri lettori e la dignità de L'Arengo del Viaggiatore.

    Scusandoci per l'inconveniente

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