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Scritto da nel Numero 57 - 16 Marzo 2009, Scienza | 3 commenti

Lo Squirting ovvero l'U.F.O. moderno

Esiste ma nessuno l’ha mai visto. Oppure l’hanno visto ma non sapevano che esistesse. Eppure il fenomeno dello squirt negli ultimi anni sta impazzando e non trova confini nelle forme e nelle spiegazioni, che non possono certo esulare il lato empirico del fenomeno. Certo, dal video di un computer, o dallo schermo di un tv color, è troppo facile per tutti vestire i panni del moderno San Tommaso, o meglio ancora del “self made expert” della pratica, portatore sano della parabola dello squirt nel mondo.
Ma cos’è lo squirt, cos’è la pratica dello
squirting? Beh, è facile a dirsi, ma sulla spiegazione la rete si spreca in voli pindarici spesso poco credibili. Possiamo semplicemente dire che si tratta di qualcosa come un orgasmo femminile accompagnato da un'eiaculazione. Il dibattito sul fenomeno ha preso corpo alle soglie del 2000, ma già da secoli addietro intellettuali, filosofi e anatomisti hanno affrontato il tema in termini certamente più aulici rispetto alla becera disquisizione odierna. Il filosofo greco Aristotele ne annotava già l'esistenza; Galeno, nel II secolo, descrisse la prostata femminile; nel 1559, l'anatomista italiano Realdo Colombo riferì dell'eiaculazione femminile mentre spiegava le funzioni del clitoride, e nel XVII secolo, l'anatomista Olandese Regnier de Graaf scrisse, in un libro sull'anatomia femminile, di fluidi «che correvano fuori» e «che zampillavano» durante l'eccitamento sessuale. Certamente senza pericolo di smentita possiamo affermare che con l'uscita del bestseller The G Spot: And Other Discoveries About Human Sexuality (Il punto G e altre scoperte sulla sessualità umana) scritto da Alice Khan Ladas, Beverly Whipple e John Perry, il dibattito ha acquistato in intensità e scientificità. Mentre la comunità in generale si è più dibattuta nella ricerca del punto G, lo squirt è rimasto almeno in un primo momento nell’ombra. Ombre, sospetti, interrogativi che hanno relegato le squirters, ad una categoria inclassificabile o, secondo menti retrograde, a semplici incontinenti.
Sebbene in molti, nella comunità medica e scientifica, abbiano ora riconosciuto l'esistenza del fenomeno, permane un largo vuoto quando si cerca di spiegare su basi scientifiche il processo di eiaculazione o la fonte del fluido stesso.

Sono stati condotti vari studi su questo argomento, da medici quali Beverly Whipple, John Perry, Gary Schuback, Milan Zaviacic e Cabello Santamaria, ma i risultati sono stati limitati. Se comunque le informazioni attualmente acquisite non spiegano chiaramente la provenienza del fluido, le analisi chimiche sul secreto, effettuate da numerosi team di ricerca, hanno rivelato che non è urina poiché i livelli di creatinina e urea sono risultati troppo bassi.
In alcuni film pornografici, le donne sono mostrate eiaculare un fluido chiaro o lattiginoso. Si tratta principalmente di produzioni “gonzo”, cioè realistiche e ottenute senza ricorrere a trucchi di alcun tipo. Ciononostante molte persone, che non hanno mai avuto esperienza personale diretta di eiaculazione femminile, ritengono le scene di questi film “fasulle”. E come non sposare anche questo secondo
modus pensandi dato che la riproduzione artificiale di uno squirt è semplice e si presta all’applicazione di varie tecniche al limite del carnevalesco?
Nell’industria pornografica statunitense, dove domina la pratica, c’è una donna ventisettenne che sullo squirt ha costruito la sua fortuna. E’ l’eterea Cytherea, generalmente riconosciuta come la “regina dello squirt”, a causa delle sue eiaculazioni particolarmente intense e voluminose. Altre eiaculatrici di fama sono Debi Diamond, Flower Tucci, Tianna Lynn, Dasha, Daphne Rosen, Fallon, Alisha Klass, Missy Monroe, Lily Thai, Nikki Charm, Annie Cruz, Nici Sterling, Sarah Jane Hamilton, Jada Fire e Ariana Jollee. Il genere è diffuso anche nella pornografia giapponese dove prende il nome di
shiofuki.
Certo lo squirting, quale nuovo settore di confine del porno, trova acerrimi nemici e detrattori. In cima alla lista c’è la
British Board of Film Classification, un ente Inglese che si occupa della classificazione dei film e che ha la prerogativa di poter censurare gli stessi se vengono annoverati ad una certa categoria. Tutti i filmati con palesi scene di squriting, sono da questo ente cassati perché classificati quali atti osceni che rimandano a pratiche di urofilia. Beh, dunque vien da sé che secondo l’ente britannico lo squirting non sia altro che una pratica spot, un’invenzione ad uso dell’industria del porno, una pisciatina, per volerla chiamare con il suo nome.
"La prima volta che mi è capitato, sono rimasta sorpresa". Se la comunità scientifica si dibatte ancora sull’esistenza dello squirt, la rete e i blog sono ormai invasi da testimonianze che danno poco adito a dubbi. Ci pare necessario riportarne alcuni tra i più significativi.
1- “Ho chiesto e mi sono chiesta se fossi stata io a produrre quel lago…ho odorato, assaggiato, toccato quel liquido e di sicuro non era pipì, ma neanche sperma! ….eppure erano tanti anni che facevo sesso, l’unica differenza sostanziale era che avevo un uomo diverso da quello dei tanti anni precedenti! Col tempo ho imparato a riconoscere il fenomeno e ad assecondarlo, infine a riprodurlo e in ultimo a “squirtare” come si vede nei filmati che proponi…è letteralmente una FIGATA! In Francia veniamo identificate come femmes fontaine, in inglese si chiama squirting, ma qui da noi, in Italia, molti medici ancora ne negano l’esistenza…in pratica siamo “incontinenti”!”
2- “Sono davvero allibita. io faccio sesso da circa un anno e mezzo ed ho SEMPRE squirtato, ad ogni orgasmo, senza sapere che si trattasse di qualcosa fuori dal comune!
in ogni caso io non credo sia qualcosa che si impara o che si provoca volutamente: io la vedo più come una predisposizione perché non ho mai fatto nulla per provocarlo”.
Una fonte magistrale sulla pratica dello squirt è certamente il blog di Jacopo Fo del quale riportiamo dei tratti che possiamo giudicare fondamentali e fondanti: “Si tratta di una reazione fisiologica naturale associata all'orgasmo e dovuta alla presenza della prostata nella donna (fotografata da Jannini dell'università dell'Aquila nel '94). Presso alcune popolazioni matriarcali dell'Oceania (Trukese e Yapese) le donne vengono considerate adulte quando eiaculano contro la porta della loro capanna al cospetto delle anziane del villaggio. Questa reazione fisiologica è restata sconosciuta in Occidente fino al 1980, quando, sotto la pressione delle femministe che fornivano decine di analisi chimiche del liquido emesso durante l'orgasmo dall'uretra (i laboratori di analisi definivano questa sostanza sperma senza spermatozoi), l'associazione dei sessuologi americani certificò l'esistenza dell'eiaculazione femminile. Fino ad allora le donne che riscontravano questa reazione fisiologica venivano considerate afflitte da incontinenza”. Ad oggi Jacopo Fo si sta dedicando all’analisi quantitativa del liquido (sperma) emesso dalle donne nell’attività dello squirting.

3 Commenti

  1. grandeeeeeeee
    l'articolo più atteso è stato finalmente pubblicato

  2. Dopo tante discussioni serie finalmente la possibilità di lasciare commenti divertenti… complimenti all'autore per il titolo geniale!
    Il video mi sembra incredibile, comunque quando si tratta di muscoli tutto è possibile: se c'è gente che fa in dieci secondi i cento metri…

  3. ma se la mia ragazza non viene attraverso la masturbazione del punto G ma sente solo la sensazione della pipì allora non squirta?

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