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Scritto da nel Arte e Spettacolo, Numero 174 - Archivio 2025 | 0 commenti

Una gita fuori porta a Ravenna

Una gita fuori porta a Ravenna

 

La recente inaugurazione del nuovo museo dedicato a Byron, onorato dalla visita della regina Camilla che ha approfittato della visita di Stato a Roma per fare una puntata a Ravenna per visitarlo, mi ha suscitato una grande curiosità e quindi siamo andati a vederlo, dopo una puntata al Lido di Dante per gustare la straordinaria piadina in riva al mare alla piadineria omonima. Dopo averla mangiata in quel posto qualunque altra piadina diventa insapore!

Il Museo è ospitato all’interno di Palazzo Guiccioli, una dimora nobiliare storica nel cuore della città (via Cavour) ed è dedicato alla vita e all’opera di Lord Byron, che visse a Ravenna tra il 1819 e il 1821.

Immaginavo un museo tradizionale con tanti libri e oggetti, invece offre un’esperienza molto originale e  immersiva tra poesia e storia, con un percorso interattivo che esplora la vita e l’opera del poeta con ricostruzioni animate molto particolari che non ho mai incontrato altrove. Le 24 sale del museo sono disposte su due piani e coprono 2220 metri quadri, raccontando la parabola personale e politica di Byron durante il suo soggiorno ravennate.

Naturalmente ci sono anche oggetti personali, prime edizioni dei suoi libri e documenti che raccontano la sua vita e le sue opere e sale dedicate alle sue opere più celebri, come “Don Juan” e “The Prophecy of Dante”, ma certamente la parte animata rimane un ricordo indelebile!

Nello stesso palazzo e con lo stesso biglietto ha sede il  Museo del Risorgimento che propone un approfondimento sulla fase che va dal periodo napoleonico all’Unità d’Italia. Il percorso museale racconta la storia corale di donne e uomini di diverse classi sociali, intrecciandola con le voci emblematiche di Mazzini, Garibaldi e Vittorio Emanuele II.

La raccolta prevede oggetti e documenti che restituiscono l’atmosfera del periodo napoleonico e delle guerre d’indipendenza: uniformi, armi e cimeli che raccontano le battaglie per l’indipendenza italiana. Una ampia sezione è dedicata al mito di Garibaldi e alle collezioni di Giovanni Spadolini e Bettino Craxi.

Infine è ospitato anche il Museo delle Bambole – Collezione Graziella Gardini Pasini è una raccolta di oltre duemila esemplari che racconta l’infanzia dal primo Ottocento agli anni Cinquanta. Il museo offre una lettura inedita della storia culturale attraverso porcellana, stoffa e cartapesta, in una sede ampia e luminosa ben diversa da quella angusta nella quale era in precedenza.

 

Per ogni altra informazione visitare il sito:  https://www.museibyronedelrisorgimento.it/

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