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Scritto da nel Internazionale, Numero 105 - 1 Dicembre 2013 | 1 commento

In Venezuela appare Chavez, in Cile ballottaggio tra donne

In Venezuela appare Chavez, in Cile ballottaggio tra donne

L’ex presidente del Venezuela Hugo Chavez, morto il 5 marzo scorso, sarebbe “apparso” a un gruppo di operai al lavoro in un tunnel della metropolitana di Caracas.

La notizia è stata data dal successore di Hugo Rafael Chávez Frías, Nicolas Maduro, che ha mostrato una fotografia della presunta apparizione durante un incontro pubblico.

“Guardate questa forma, un volto – dice Maduro durante una conferenza stampa a Caracas – Questa foto è stata scattata dai lavoratori, dagli operai. Chi vediamo in questo viso? Uno sguardo (…), lo sguardo della patria che è ovunque. Gli operai sono là, al lavoro, e un’immagine è apparsa loro su un muro: poi, così come è apparsa, è scomparsa. Chavez è ovunque”.

Delle apparizioni di Chavez Maduro aveva parlato anche durante la campagna elettorale dello scorso aprile per le elezioni presidenziali.

Allora Maduro aveva già rivelato che l’ex capo dello Stato gli era apparso sotto forma di “un uccellino”. Appena due mesi dopo, a giugno, il presidente del Venezuela aveva poi raccontato di avere visto Chavez sulle montagne che dominano Caracas. “Ogni volta che vedo la montagna, vedo Chavez che appare nella montagna, il nostro Chavez quotidiano”.

Oltre al mito di Chavez che resterà nella storia del Paese come Simon Bolivar, cosa sta accadendo in Venzuela?

Lo scorso quindici novembre Maduro ha ordinato l’arresto di circa cento imprenditori, accusati di evadere il fisco, così come ha detto il presidente attraverso le agenzie di stampa: “Questi capitalisti parassiti sono barbari!”, ha commentato in tono tronfio Maduro, aggiungendo che “in questo momento abbiamo dietro le sbarre più di cento esponenti della borghesia!”.

Una mossa politica ovviamente molto discussa e l’obiettivo di Maduro sembra essere proprio quello di controllare tutti i guadagni del settore privato.

Molte le attività che hanno abbassato i prezzi dei prodotti, come quelli elettronici, che ha determinato un clamoroso riversamento della popolazione soprattutto più povera che ha così acqusitato prodotti che prima irraggiungibili.

Restando in sudamerica ci spostiamo in Cile dove lo scorso 18 novembre si sono tenute le elezioni.

La socialista Michelle Bachelet, già capo del Governo dal 2006 al 2010, ha vinto il primo turno delle elezioni presidenziali con il 46,7% ma dovrà andare al ballottaggio il 15 dicembre contro la seconda arrivata, la candidata della destra Evelyn Matthei che ha ottenuto il 25,1% dei voti.

Ballottaggio tra donne con il socialista indipendente Bewerber Marco Enriquez Onimani arrivato terzo con l’11% e il “populista” Franco Parisi quarto con il 10,1%.

Prima donna ad essere eletta presidente in Cile, la Bachelet non aveva potuto ripresentarsi alle elezioni precedenti perché la costituzione cilena proibisce due mandati consecutivi. Alle ultime elezioni aveva vinto il conservatore Sebastian Pinera, di cui la Matthei era ministro del Lavoro.

Il ballottaggio del 15 dicembre sarà un duello fra le figlie di due generali un tempo amici e poi divisi dalla dittatura di Pinochet.

Alberto Bachelet, rimasto fedele al governo di Salvador Allende, fu arrestato il giorno del golpe e morì in carcere, mentre Fernando Mathhei fu ministro della Salute nella giunta militare

1 Commento

  1. Verrà il giorno che da noi apparirà Berlusconi!

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