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Scritto da nel Economia e Politica, Numero 2 - 16 Settembre 2006 | 0 commenti

Il villaggio di pilmania

Due notizie mi hanno colpito negli ultimi giorni.

La prima, più che una notizia è un dato, telegrafico. La Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale hanno stimato che quest'anno il PIL mondiale crescerà all'incirca del 5%. Bene, ho pensato, il mondo è in salute. Possiamo dormire sonni tranquilli.

La seconda riportava una scoperta incredibile. Tanto inverosimile che, pensandoci bene, potrebbe anche essere una bufala. Una spedizione di ricercatori ha trovato, nel bel mezzo della Tasmania, un villaggio totalmente isolato e finora sconosciuto al mondo intero.

Nessuno sa da quanto tempo esistesse il villaggio di Pilmania.

La cosa sorprendente – e già mi vedo gli scettici farsi una risata, è che, a Pilmania, gli uomini crescono ininterrottamente, sia di peso che in altezza. In gioventù i cittadini di Pilmania crescono molto più velocemente che non durante l'età adulta ma, che ci crediate o meno, uomini e donne possono potenzialmente crescere all'infinito.

L'articolo raccoglieva varie testimonianze degli ancora increduli ricercatori.

La più peculiare narra che i cittadini di Pilmania annualmente si riuniscono nella piazza per quello che è l'avvenimento più atteso dell'anno. Il sindaco rende pubblica la stima riguardo lo stato di salute globale della società Pilmaniaca e, per qualche strano motivo, la salute dei cittadini viene misurata tramite il loro peso totale. In chilogrammi, belli e semplici. Se da un anno all'altro, i Pilmaniaci nel loro insieme pesano di più, allora il villaggio è in salute e non ci sono motivi di preoccupazione.

Un membro dell'equipe scientifica ha raccontato che, per l'anno conclusosi durante la loro permanenza, il peso totale degli abitanti è cresciuto grossomodo del 5%. Il villaggio, ne dedussero, sta bene, cresce ed ingrassa. L'annuncio venne seguito da due giorni di festa ininterrotta; in ogni angolo del paese, in ogni casa, cortile, capanna o villa. D'altronde, si sa, nella vita la salute è tutto e a Pilmania quella non sembrava mancare. Festeggiamenti a trecentosessanta gradi. O quasi.

A nessuno dei ricercatori, infatti, sfuggirono alcuni particolari durante quei giorni di giubilo. Dietro alla facciata di gioia si nascondevano verità scomode e malnascoste, e sorrisi di circostanza. Impossibile non notare l'affaticamento e la cagionevolezza di alcune persone, mentre il villaggio celebrava pesi massimi e stelle nascenti.

Il caso volle che tra i partecipanti alla spedizione vi fosse un medico, specializzato in nutrizionismo e problemi di crescita. Per deformazione professionale e per amore della scienza, dopo aver assisitito in prima persona ai festeggiamenti di Pilmania, il nostro dottore decise di visitare un gruppo di abitanti per meglio giudicare il loro stato di salute. Dopo aver tenuto sotto stretta osservazione alcuni Pilmaniaci, l'uomo di scienza giunse a conclusioni che contrastavano con il credo comune, e chiese di conferire con i rappresentanti dei cittadini per illustrare loro la diagnosi a cui era giunto.

Pilmania non sta bene come vi piace pensare, iniziò il dottore.

Il problema principale, continuò, è che qui a Pilmania identificate il peso con il benessere, ed essere più pesanti, di per se, non significa nulla. Un pò come dire che il mondo sta meglio perchè il reddito globale aumenta dell'X% all'anno.

Dire che a Pilmania va tutto bene perchè il peso aumenta non solo è una cattiva approssimazione dello stato di salute dei cittadini, ma comporta anche rischi notevoli.

I pilmaniaci crescono per tutta la loro vita, proprio come eterni bambini ed adolescenti. Un giovane può considerarsi strutturalmente sano se ha il suo rapporto peso-altezza è equilibrato. Qualche chilo in più deve essere accompagnato da qualche centimetro in più, in quanto un corpo in salute ha il proprio peso distribuito uniformemente.

Che fare quando – chiese il dottore – durante l'adolescenza il peso corporeo aumenta improvvisamente e in maniera più che proporzionale all'altezza? Sport. Tanto sport ed una dieta bilanciata. Solo così possiamo trasformare il peso che accumuliamo in muscolatura, e quindi in crescita “buona” e sostenibile. Un rapporto peso-altezza esplosivo non significa necessariamente diventare più forti e robusti; se non sviluppiamo muscoli e flessibilità articolare, l'espressione “aumentare di peso” non significa altro che “ingrassare” o, come direbbero altri, “inflazionare il proprio corpo”.

Guardate Levante, per esempio, l'enfant prodige di Pilmania. Levante vede il suo peso aumentare del 10% ogni anno. E' già altissimo ma cresce poco in altezza. Ad oggi, buona parte della massa corporea che accumula di anno in anno si trasforma in muscolo, e tutti fingono di non sapere che simili ritmi di crescita possono creare e creeranno problemi. Non è oro tutto quello che luccica. Il peso di Levante è mal distribuito. Carica sempre più peso sulle spalle senza chiedersi se le proprie gambe possano sopportare lo sforzo richiesto. L'ossatura infantile e priva di calcio, inoltre, lo rende strutturalmente fragile. Il clamore suscitato dalla crescita di Levante è forse eccessivo ed andrebbe ridimensionato.

Del resto, che facciamo se, all'improvviso, ci ritroviamo a crescere ininterrottamente in altezza senza che il nostro peso aumenti? Facciamo sport per rafforzare la struttura fisica – schiena e gambe in particolare – e mangiamo di più. In alcuni casi, oltre a mangiare di più, abbiamo bisogno di una massiccia cura riconstituente, proteine, grassi e vitamine a volontà.

Ho visitato Ebano, disse il dottore. Il bambino alto alto magro magro. Quello triste, malnutrito e malaticcio. Nessuno si preoccupa di nutrirlo, nessuno si prende cura di lui. Mors tua vita mea. Come può un paesino benestante come Pilmania proclamarsi tale quando permette che alcuni dei propri cittadini muoiano di fame? La vostra ossessione sul peso è insensata, in primo luogo perchè vi porta ad abbandonare al proprio destino chi non si irrobustisce (non per propria scelta), e a trascurare la distribuzione del peso per concentrarvi su numeri puramente edonistici.

A dispetto delle apparenze poi, anche i Pilmaniaci grandi e grossi hanno i loro acciacchi. La loro stazza imponente, il loro peso schiacciante e la loro muscolatura nascondono ben altre verità, spiegò il dottore.

Eurolo, il vecchio saggio, ne è un esempio. Un omone lucido e razionale, ha imparato dai propri errori. Alto, robusto e in salute (almeno per ora) ma vive nell'ozio da ormai diversi anni. Cresce poco, sia in altezza che di peso e questo, in un paese che può crescere all'infinito, viene percepito come un segno di vecchiaia. Eurolo fatica a tenere nel dovuto esercizio quei muscoli che furono l'invidia del paese intero e, col tempo, se non dovesse decidere di riprende la normale attività fisica, quegli stessi muscoli perderanno ulteriormente flessibilità e tonicità fino ad atrofizzarsi.

Amerigo, infine. Il bullo del paese; giovane e forte. Un gigante di peso immane, è di gran lunga il più pesante a Pilmania. Continua ad aumentare di stazza nonostante abbia una certà età, e la sua muscolatura si rafforza ininterrottamente. Certo, non è particolarmente intelligente, ma il suo corpo incute timore e soggezione. E' ossessionato dal guadagnar peso e sviluppare i propri muscoli. Mangia come un lupo, produce rifiuti per un branco di lupi. Spesso, per crescere, ricorre a mezzi poco ortodossi; arraffa cibo a destra e a manca, spesso fa la voce grossa e molti sospettano che parte del suo sviluppo sia da imputare a sostanze illecite. Come se non bastasse, i chili sono distributi male. Non ascolta ragioni e ha mani e piedi grandi; troppo grandi e che spesso usa per strapazzare amici e nemici, per soddisfare i propri bisogni. I vicini e i conoscenti sopperiscono davanti alle richieste di Amerigo, riconoscono il suo ruolo di leader, solo in virtù della sua forza e prepotenza. Il rispetto è ben altra cosa.
Pilmania, concluse lo specialista in problemi di crescita, potrebbe stare meglio. Sarebbe sufficiente, invece che misurare la salute dei Pilmaniaci in chilogrammi, misurarla in massa muscolare e preoccuparsi della salute media di ciascun cittadino più che della media della salute degli individui.
…….
Per deformazione professionale, non ho potuto far altro che interpretare la storiella appena letta in chiave economica. L'economia, ho concluso, sarebbe una disciplina ben più semplice se pensassimo ad un sistema-paese come un ad un corpo in costante crescita. Dopotutto, il peso non è altro che il reddito e l'altezza non è altro che la popolazione. Il rapporto peso-altezza è simile al reddito pro capite, la massa muscolare – per gli economisti la famigerata produttività – è indice di “crescita sostenibile”; il grasso corporeo la temutissima inflazione. La salute economica e la salute fisica non sono poi così diverse: la prima regola deve essere prendersi cura del proprio corpo. Distribuiamo il peso/reddito uniformemente (lavoriamo sull'eguaglianza distributiva), curiamo l'ossatura (la struttura economica: scuole, ricerca, sviluppo, infrastrutture e tecnologia), evitiamo cibi grassi e unti, facciamo tanto sport e diciamo “no” ad anabolizzanti e a scorciatoie in generale (politiche fiscali eccessivamente espansive ma insostenibili e monete artificialmente basse e sottovalutate), che nel lungo periodo ci distruggono il fegato e non portano benefici.

Considerazioni qualunquiste secondo alcuni. Buon senso secondo altri.

Ed al giorno d'oggi, si sa, il buon senso non è mai abbastanza.

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