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Scritto da nel Il Libro del Viaggiatore, Numero 9 - 16 Gennaio 2007 | 0 commenti

La fine è il mio inizio – Un padre racconta al figlio il grande viaggio della vita

Teatri gremiti all'inverosimile, un documentario di raro successo come Anam, il Senzanome e pubblicazioni che raggiungono il milione di copie vendute, gente inferocita perché a causa delle calche non riesce ad assisterne alle presentazioni, una community su Internet che vanta 13 mila appassionati iscritti. Nonostante lui per primo probabilmente avrebbe commentato tutto ciò servendosi della sua proverbiale risata, non è semplice trovare una definizione più appropriata per quello che è stato chiamato il 'fenomeno Terzani'. In ogni caso, se si prova ad immaginare la stupefacente storia di viaggi, popoli, costumi e filosofie del 'grande inviato in Asia', se si considera il suo ruolo di messaggero testimone di cose che noi tutti avremmo voluto sapere e conoscere, se si tengono presenti il talento di Terzani nella scrittura e la sua assoluta credibilità come giornalista, si tratta di un fenomeno che di certo più di tanto oggi non sorprende. Un altro giro di giostra, quel lungo e struggente viaggio dentro la malattia che lo aveva colpito, era stato il più importante tassello della seconda fase dell'attività letteraria Terzani, quella successiva ai grandi reportage dall'estremo Oriente; La fine è il mio inizio – Un padre racconta al figlio il grande viaggio della vita ne è il naturale proseguimento. Tre mesi prima di morire, Terzani chiama il figlio Folco a Orsigna, nella loro casa di montagna, per raccontargli la sua vita. All'ombra di un albero, il padre racconta al figlio della sua infanzia povera, dei suoi primi passi nel mondo del giornalismo, dei grandi momenti documentati della sua vita – dalle violenze della guerra in Vietnam alla delusione cinese – e delle sue passioni, il tutto tra viaggi avventurosi in zone proibite, incontri con spie, statue tibetane e gabbie piene di uccelli esotici. Un resoconto di una vita fuori del comune, un'avvincente biografia parlata, un testamento che, scritto dalla mano di colui che liberatosi da ogni attaccamento non ha più nulla da temere, diventa l'ultima meravigliosa tappa di un giro per il mondo alla ricerca della verità. Così Folco Terzani: “Si dice che un attimo prima di morire ti passa davanti il film della tua vita. Il babbo ha dilatato quell'attimo e ha scritto quello che si vede”.

Tiziano Terzani – Longanesi – 2006 – pagg. 466

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