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Scritto da nel Bologna, Numero 19 - 16 Giugno 2007 | 0 commenti

L'arrivo del grande dittatore

Abbiamo letto sui giornali dell'arrivo in Italia dell'emerito presidente wannaganna George W. Bush. Per una volta tanto l'americano a Roma si è astenuto dal muovere attacchi preventivi contro il temutissimo Maccarone provocatore, o dall' oscurare il Colosseo con tanto di Scudo Spaziale contro la minaccia dei comunisti Bertinotti e Napolitano, arrivati inspiegabilmente alle massime cariche dello Stato. In compenso, per un giorno i ritmi caotici della Capitale sono stati sconquassati; scuole chiuse, alcune zone storiche, tra cui il quartier popolare Trastevere, sottratte al normale andirivieni quotidiano, subbugli, vetrine rotte dai soliti guastafeste, parte del governo ad accogliere Bush a braccia aperte, mentre un'altra parte in piazza contestarlo. Altro che una giornata particolare.

Meno acclamata dai giornali nazionali è stata invece la notizia dell'imminente ingresso a Bologna del più Grande Dittatore di tutti i tempi.

Ma come, tanto clamore per il Presidente cow-boy e nessun provvedimento per l'arrivo del Grande Dittatore?

Come mai tanta sprovvedutezza? Siamo o non siamo nell'era degli allarmismi terroristici, delle contestazioni globalizzate dei no-global e delle nuove ondate di proibizionismo cittadino varate da un Sindaco non accortosi che la Sinistra ha abbandonato da un bel pezzo quell'impronta statalista dall'aria lievemente sovietica per darsi alla pazza gioia del libero mercato?

Viene allora da chiedersi se quelle due transenne anti-degrado allestite davanti a San Petronio saranno sufficienti a garantire la incolumità del Grande Dittatore durante i suoi comizi nella Piazza Grande. I servizi segreti hanno assicurato di si, se non altro perché, per una volta tanto, il personaggio di rilievo in questione è estraneo al mondo della politica.

Avrete sicuramente capito di chi stiamo parlando; Maaa si!!! di quell'ometto che, con la sua bombetta in testa e bastone rotante alla mano, ha incarnato più di ogni altro il concetto stesso di Cinema.

Dal 1 di giugno, e per i prossimi cinque mesi, bolognesi e non potranno ammirare quel suo passo da paperotto zompettare tra una Piazza ed un'altra del capoluogo emiliano.

Tutto è cominciato quando la Fondazione Chaplin ha deciso di affidare l'archivio artistico di Charlie Chaplin nelle mani della Cineteca di Bologna.

Da allora i laboratori di restauro della Cineteca hanno continuato a ridare nuova luce e vitalita' alle pellicole originali di un Charlot sospeso tra sorrisi e lacrime, e, a trenta anni esatti dalla morte del grande artista, quello che la Cineteca offre oggi alla nostra città è un evento di rilevanza mondiale.

Bologna infatti avrà il privilegio di ospitare la più importante e completa rassegna mai organizzata in tutti tempi sul più famoso artista della storia del Cinema.

Sento di doverlo ripetere: la rassegna piu' completa sull'artista del Cinema piu' famoso di tutti i tempi non avra' sede a New York, non a Los Angeles, ne' a Parigi, Londra o nelle diverse citta' dei festival del Cinema, ma bensi' a Bologna.

Davvero un evento di cui andare fieri.

Non tutti hanno infatti al possibilita' di ospitare nella piazza principale della propria citta' il maxi-schermo all'aperto piu' grande in Europa sul quale proiettare gratuitamente i film di Chaplin The Gold Rush e The Circus, rispettivamente in data 7 e 11 luglio. E come se non bastasse, quest'anno, a differenza degli anni precedenti, l'orchestra sinfonica del Teatro Comunale di Bologna accompagnera' in direttissima le proiezioni dei due film con le colonne sonore che Chaplin composte di persona.

Ma la rassegna ovviamente non finisce qui. Altri film di Chaplin verranno proiettati con accompagnamento musicale al Teatro Comunale, mentre la SalaBorse ospita gia' una mostra su Chaplin e l'immagine; quest'autunno gli altri film di Chaplin mancanti nell' appello estivo verranno proiettati tra Cineteca e Cnema Arlecchino.

Ormai noi bolognesi, a volte rei di poltronismo e pantofolismo, siano abituati alle manifestazioni il Cinema Ritrovato e Sotto le stelle del Cinema che da anni ci fanno compagnia durante le calde serate estive bolognesi. E invece quest'anno l'evento culturale piu' emozionante ed importante che Bologna ospita (opinione puramente personale, ma che spero molti condividano) rischiava di non vedere la luce.

Eh gia', quest'anno il Cinema sotto le stelle rischiava di chiudere i battenti, causa mancanza fondi, per i tagli generali apportati ai finanziamenti alla Cultura e per la mancanza di sponsor privati.

Andate al sito ufficiale www.chapliniana.com in cui potrete consultare il programma dettagliato della rassegna Chaplin; alla voce credits noterete che i finanziatori sono per la maggior parte pubblici o quasi. Ci troviamo la Cineteca di Bologna, il gruppo Hera, la Feltrinelli, l'Aeroporto di Bologna, Autostrade S.p.a., Biblioteca Salaborse, l'ATC e l'Istituto Luce.

Sarebbe opportuno chiedersi quale sia la ragione per cui una manifestazione di tale importanza nazionale ed internazionale non sia riuscita ad attrarre la curiosita' (ed i soldi) di privati, che si sarebbero cosi' assicurati un ritorno di immagine non indifferente.

Ma non e' questo il luogo per mettersi a fare polemica. L'estate e' ormai alle porte ed i bolognesi sono di nuovo pronti per riempire la Piazza di risate davanti ai film di Charlot, ma anche di altri geni della comicita' come Buster Keaton, Tati', Toto', Peter Sellers, Woody allen e Monthy Pyton.

Tuttavia non stupitevi se una lacrimuccia accompagnera' gli otto euro che dovrete sborsare per la mostra Chaplin e l'immagine allestita in Sala Borsa.

D'altronde questa e' l'arte di Chaplin: un'emozione di sorrisi e lacrime.

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