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Scritto da nel Numero 18 - 1 Giugno 2007, Scienza | 0 commenti

Venere

E' uno degli astri più affascinanti del cielo, tanto che già nell' antichità era stato dedicato alla dea della bellezza e dell' amore, ma a dispetto del suo aspetto romantico Venere è un luogo sul quale nessun essere vivente può augurarsi di mettere piede.

Tuttavia questo pianeta, secondo in ordine di distanza dal Sole dopo Mercurio, sotto certi aspetti non è poi così diverso dalla Terra.

I due corpi celesti, oltre ad essere pianeti tellurici, formati da elementi pesanti come il silicio, il carbonio, il ferro, l' alluminio, hanno massa e dimensioni simili, Venere è leggermente più piccolo, possiedono un' atmosfera e sono geologicamente attivi, come dimostrano i vulcani in attività presenti su entrambi.

Ma se l'atmosfera terrestre consente alla vita di prosperare, quella che circonda Venere è una micidiale miscela di gas velenosi e corrosivi, in particolare anidride carbonica e acido solforico ed è totalmente priva di ossigeno.

L' alta percentuale di CO2 presente nell' atmosfera vesuviana è responsabile di un fortissimo effetto serra che, combinato con la vicinanza del pianeta al sole, fa si che la temperatura alla superficie raggiunga valori superiori ai 400 gradi, va da sé che in una simile fornace è impossibile trovare acqua allo stato liquido.

Come se questo non bastasse a rendere Venere un ambiente ostile alla vita, ci si mette anche la sua pressione, superiore alle 90 atmosfere, la stessa che sulla Terra si trova nel mare a mille metri di profondità. Lo sfortunato visitatore dopo essere stato corroso dai gas dell'atmosfera e arrostito dall' insopportabile calore, finirebbe per trovarsi schiacciato dalla terribile pressione.

Un destino che è toccato a parecchie sonde inviate ad esplorare il pianeta. Per lungo tempo della superficie di Venere si è saputo molto poco, fino al 1993 quando la sonda Magellano ha effettuato dallo spazio un' accurata rilevazione radar prima di immolarsi, come molte altre che l' avevano preceduta, precipitando sulla superficie del pianeta. Dall' analisi dei dati è emerso che Venere ha una struttura interna molto simile a quella della Terra, anche se è privo di campo magnetico.

Venere è conosciuto fin dalla preistoria, essendo, dopo il Sole e la Luna, il corpo celeste più visibile ad occhio nudo.

La luminosità di del pianeta è dovuta alla fitta coltre di nubi che lo avvolge, riflettendo gran parte della luce solare, questa cortina quasi impenetrabile in compenso fa passare la radiazione infrarossa che viene trattenuta dall' anidride carbonica, componente principale dell' atmosfera venusiana.

Percorrendo la sua orbita Venere diventa visibile nelle vicinanze del disco solare, in certi periodi all' alba e in altri al crepuscolo. Per questa sua caratteristica nell' antichità si riteneva che si trattasse di due corpi celesti distinti: Lucifero al mattino e Vespero alla sera.

L'8 giugno del 2004 il pianeta è stato protagonista di uno degli eventi astronomici più affascinanti di questo inizio di millennio, il suo transito davanti al Sole, ammirato in buona parte del mondo, era un fenomeno che non si presentava da 122 anni, esattamente dal 6 dicembre 1882.

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