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Scritto da nel Bologna, Numero 20 - 1 Luglio 2007 | 0 commenti

Anche la Pubblica Amministrazione diventa intelligente

Anche la Pubblica Amministrazione diventa intelligente

Fonte: cruscotto direzionale costruito da Iconsulting a disposizione del Comune di Bologna per monitorare in tempo reale la situazione contravvenzionistica sul proprio territorio.

Sono 875.569 il numero complessivo delle violazioni del Codice della Strada accertate nel 2006 all'interno del Comune di Bologna, di cui 633.936 commesse da mezzi in movimento e 241.633 da quelli in sosta. I dati sono forniti dagli uffici comunali grazie al nuovo sistema integrato di business intelligence (BI) implementato da Iconsulting, società di consulenza nata nel 2001 sotto le due torri dall'idea di tre giovani ricercatori dell'ateneo bolognese.

“Quante contravvenzioni sono state effettuate oggi?, Quante archiviate oggi?, Quante per rilevatore?, Quanti permessi sono stati concessi oggi?, Come questi permessi vengono usufruiti all'interno della ZTL?”. Queste sono alcune delle tante domande a cui prima non era semplice – in alcuni casi molto costoso o addirittura impossibile – dare una risposta e che ora invece rappresentano semplici interrogazioni a cui il sistema di BI risponde in tempo reale, con un livello altissimo di dettaglio, mediante la creazione di report istituzionali a disposizione di chi deve prendere le decisioni in tema di contravvenzioni e mobilità sul territorio.

Il progetto di BI sulle violazioni del Codice della Strada è nato alla fine del 2005 – uno dei primi in Italia – e si è sviluppato su varie fasi, in cui il Comune di Bologna e Iconsulting sono intervenuti nell'aspetto organizzativo oltre che nell'esistente infrastruttura telematica comunale. La prima fase (6 mesi) ha riguardato la creazione di una serie di strumenti analitici di facile intuizione, chiamati cruscotti direzionali, in grado di sintetizzare in tempo reale la situazione contravvenzionistica sul territorio di Bologna sia a livello di accertamenti che di pagamenti effettuati. La seconda fase (6 mesi), ancora in corso, ha l'obiettivo di delineare il ciclo completo della multa, dall'accertamento fino al pagamento o al saldo dell'ufficio esattoriale. Il Comune sta già valutando l'opportunità di intraprendere in futuro una terza fase per tracciare il rapporto del cittadino con tutta l'area dei servizi e tributi, facilitando l'interazione del cittadino stesso con l'amministrazione comunale.

«Sebbene il costo delle due fasi del progetto sia stato relativamente contenuto e pari a circa 30.000 euro – afferma Pina Civitella, dirigente del settore Sistemi Informativi e Telematici – il livello di soddisfazione degli utenti finali (polizia municipale, ufficio di gestione e statistica, unità intermedia centro storico e coordinamento) è stato molto positivo e molteplici sono i vantaggi sul piano della fruizione dei dati e dell'analisi legata alla mobilità». Con la nuova applicazione di BI, infatti, è più facile accedere alle informazioni: per tenere sotto controllo il gap fra gli accertamenti e i pagamenti delle multe non occorre più fare la richiesta al responsabile del reparto delle violazioni amministrative e attendere una tempistica farraginosa. In modo tempestivo si può notare come il livello di evasione attuale si attesta al 40% delle violazioni accertate. Inoltre, questi strumenti permettono di creare nuove analisi sempre a partire da un insieme di dati statistici predefinito, come ad esempio quella legata alla mobilità attraverso il rilevamento dei passaggi nel centro storico (Sirio e Rita) e delle simulazioni per ricercare delle relazioni nascoste tra fenomeni di diversa natura.

La transizione del Comune di Bologna verso un concreto modello di e-government sta rivelando prospettive di efficienza e di risparmio delle risorse finanziarie, ma anche criticità nel cambiamento sociale per cui il cittadino è spesso inconsapevole di alcuni cambiamenti e finisce per essere lasciato troppo all'improvvisazione.

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