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Scritto da nel Economia e Mercati, Numero 28 - 16 Novembre 2007 | 0 commenti

MAC, la nuova Borsa per le Pmi

Sono 382 le imprese dell'Emilia-Romagna interessate al Mercato Alternativo del Capitale (MAC), un sistema di scambi organizzati di azioni pensato per facilitare l'accesso delle pmi al capitale di rischio. È quanto emerge da una ricerca di Prometeia sul bacino potenziale del MAC, il cui avvio è programmato per l'inizio della prossima estate. Il dato riguarda le imprese con una struttura patrimoniale da ottimizzare, anche in vista dell'applicazione di Basilea 2, o con progetti di crescita da finanziarie ed è così ripartito nelle varie province emiliano-romagnole: 112 (Bologna), 74 (Modena), 61 (Reggio Emilia), 34 (Parma), 32 (Ravenna), 23 (Forlì), 22 (Piacenza), 15 (Rimini) e 9 (Ferrara).

Il MAC si ispira all'esperienza inglese dell'AIM (Alternative Investment Market), che è nato nel 1995 e oggi quota oltre 1.600 società di piccole e medie dimensioni, e ha l'obiettivo di creare un nuovo canale, diverso da quello bancario o dei fondi di private equity, per rafforzare la struttura finanziaria delle imprese, valorizzare l'innovazione e accelerare la crescita del sistema produttivo. Secondo Roberto Ludergnani, avvocato e managing partner di MBL & Partners di Bologna, «l'iniziativa del Mac costituisce un'occasione per le pmi per affrontare inizialmente un mercato semplice e poco costoso, per poi affacciarsi verso il comparto Expandi o altri mercati più onerosi e complessi». Rispetto alla normale quotazione in Borsa, per la quale le pmi non posseggono le condizioni di accesso, questo nuovo mercato prevede costi più contenuti e regole più semplificate di ammissione e permanenza. Per essere quotata sul MAC l'impresa dovrà: essere costituita in forma di società per azioni; garantire la libera trasferibilità dei titoli dematerializzando e accentrando le azioni presso il Monte Titoli; disporre dell'ultimo bilancio certificato da una società di revisione iscritta all'albo Consob; provare che i membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale posseggono i requisiti di onorabilità previsti dal Testo Unico della Finanza; e rivolgersi a uno Sponsor (banca o Sim di riferimento sul territorio iscritti all'elenco tenuto da PRO MAC) che presenterà la domanda di ammissione al MAC e a un Advisor (studio commercialista o legale, boutique finanziaria, operatore di private equity iscritti all'elenco tenuto da PRO MAC) che affiancherà lo Sponsor nella presentazione della candidatura. Una volta ottenuta l'autorizzazione alle negoziazioni, uno Specialista (banca o Sim scelti dall'impresa) riceverà l'incarico di organizzare il collocamento privato riservato ai soli investitori professionali italiani ed esteri perché ritenuti dotati di maggiore esperienza e competenza per essere i soci ideali delle pmi.

L'intera procedura richiederà un tempo massimo di sei settimane, oltre il quale inizieranno gli scambi gestiti da Borsa Italiana in forma d'asta telematica con periodicità settimanale. Il lotto minimo avrà un controvalore di 50 mila euro. Durante il normale svolgimento delle contrattazioni l'impresa avrà l'obbligo di presentare il consueto bilancio annuale certificato da una società di revisione iscritta all'albo Consob e due semestrali non soggette obbligatoriamente a certificazione.

I cinque passi verso il MAC

L'impresa contatta lo Sponsor e l'Advisor

Nomina lo Specialista

Presenta la domanda di ammissione

Ottiene l'autorizzazione alle negoziazioni

Effettua il collocamento privato

Tempo massimo di sei settimane

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