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Scritto da nel Numero 27 - 1 Novembre 2007, Scienza | 0 commenti

Titano, una piccola Terra ?

Con i suoi 5.150 chilometri di diametro, Titano è il più grande satellite di Saturno e uno dei maggiori del sistema solare, secondo solo alla luna di Giove, Ganimede, supera in dimensioni anche Mercurio e il pianeta nano Plutone.

Si tratta di un corpo celeste molto massiccio, composto prevalentemente da rocce e ghiaccio, scoperto nel marzo del 1655 dall'astronomo olandese Christiaan Huygens. Alcuni studiosi ritengono che l' interno di Titano sia ancora caldo, mentre fra il nucleo roccioso e la crosta ghiacciata dovrebbe trovarsi uno strato liquido composto da acqua ed ammoniaca.

Ma la caratteristica che rende questa luna di Saturno particolarmente interessante è la sua atmosfera, studiata per la prima volta da Gerard Kuiper,nel 1944. Una densa coltre di nubi che avvolge il satellite e ha sempre impedito di poter scorgere i dettagli della sua superficie. Quando la sonda Voyager inviò le prime fotografie di Titano, vent' anni fa, fu grande la delusione degli scienziati di fronte a quell' impenetrabile barriera gassosa che sembrava voler proteggere gelosamente il satellite da sguardi indiscreti.

Ma se la missione non consentì di vedere il suolo del corpo celeste, ottenne un risultato di straordinario valore scientifico fornendo i dati per un' analisi dettagliata della sua atmosfera. Si è così scoperto che Titano è avvolto da una miscela composta quasi completamente da azoto, per quasi il 90%, metano, circa il 10% e tracce di diversi altri composti come etano, acetilene ed etilene, oltre a monossido di carbonio e acido cianidrico. Un miscuglio che non sembra essere molto diverso da quello che avvolgeva la Terra nella preistoria, quando comparvero i primi organismi viventi elementari.

Quella remota luna di Saturno, dista dal nostro pianeta quasi un miliardo e mezzo di chilometri, sembrava quindi possedere la chiave per interpretare alcuni dei meccanismi che portarono alla comparsa della vita sulla Terra.
A raffreddare gli entusiasmi ci pensa però l' attuale temperatura di Titano, quasi 200 gradi sottozero, che sembra decisamente proibitiva per qualsiasi forma vivente, ma questo non esclude che Titano rappresenti in maniera significativa un possibile scenario prebiotico.

All' inizio del 2005 la maggiore delle lune saturniane è stato visitata dalla sonda Huygens, che, dopo essere stata sganciata il 25 dicembre del 2004 dalla nave madre Cassini, tuttora impegnata nell' esplorazione di Saturno, è atterrata sulla superficie di Titano il 14 gennaio. Una straordinaria impresa spaziale, alla quale, è bene ricordarlo, ha contribuito anche la tecnologia di casa nostra, la cui felice riuscita ha permesso di ottenere ulteriori informazioni su questo affascinante corpo celeste, come la presenza di massicce quantità di metano liquido ma, soprattutto, fenomeni geofisici e metereologici molto simili a quelli terrestri.

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