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Scritto da nel Letteratura e Filosofia, Numero 29 - 1 Dicembre 2007 | 0 commenti

Un omaggio a Groucho Marx

Hello I must going: Groucho and his friends, è il divertente libro di Charlotte Chandler, un'appassionante raccolta di aneddoti sulla vita di Groucho Marx. Ripubblicato in America lo scorso agosto, con una nuova introduzione di Bill Cosby, uscirà in Italia nel maggio 2008 edito da Frassinelli. Hello I must going, che fu realizzato poco prima della morte di Groucho (1977), ripercorre alcune tappe della vita del famoso comico statunitense, dall'infanzia nella Upper East Side di New York, piccolo quartiere ebraico stretto fra il quartiere tedesco e quello italiano, alla prima apparizione in tv, passando attraverso gli spettacoli di vaudeville a cui i fratelli Marx furono introdotti dallo zio Al Shean, artista famoso nel genere.

Il libro della Chandler, ci restituisce l'immagine di un uomo geniale, esilarante ma allo stesso tempo incredibilmente malinconico, e lo fa attraverso la raccolta di conversazioni tra Groucho e personalità del calibro di Jack Lemmon, Laureen Bacall, e soprattutto Woody Allen che per primo regalò la notorietà ad una delle frasi più belle di Groucho Marx: “Non vorrei far parte di un club che accetta come membro uno come me”.

La sua maschera inconfondibile, sigaro, baffoni e sopraciglia disegnate, così come la camminata a passi lunghi, diventarono veri e propri stereotipi della cinematografia americana, basti pensare a commedie come Prendi i soldi e scappa o Una notte all'Opera, capolavori indimenticabili. Ciò che fece di Julius Henry Marx un grande artista, l'artista che molti vollero imitare e alcuni ricordare, attraverso personaggi a lui ispirati (inevitabile il rimando al Groucho di Dylan Dog), fu la straordinaria capacità d'improvvisazione, quel nonsense su cui basò tutta la sua comicità, il saper cogliere anche nelle situazioni più drammatiche l'aspetto comico. Groucho ironizzava sempre e comunque, ironizzava sulla vita, sui sentimenti, sugli episodi di discriminazione di cui lui stesso, in quanto ebreo, fu vittima. Tuttavia, dietro ogni sorriso ammiccante, dietro ogni sguardo sornione, dietro ogni battuta esilarante, si nascondeva quella profondità di riflessione di cui un grande artista è capace. Così lo ricorda Charlotte Chandler nel suo libro, e così lo ricordiamo anche noi, un comico indimenticabile del secolo scorso, uomo geniale e malinconico.

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