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Scritto da nel Numero 34 - 1 Marzo 2008, Tempo e spazio liberi | 1 commento

A Genova arriva lo Staccalibro!

Quanti sono i libri che giacciono sui vostri scaffali in totale stato di abbandono?
Libri dimenticati, regali di una vecchia zia che non ne ha mai saputo nulla dei vostri interessi, ricordi di un “periodo” ormai concluso o semplici errori di valutazione. Libri che quasi fate fatica a ricordare, titoli sbiaditi che non trovano spazio nella vostra memoria, cumulo di pagine informi incapaci, allora come oggi, di farvi innamorare. Al contrario, esistono piccoli grandi capolavori che avete letto, e poi letto, e poi letto ancora una volta, sempre con la stessa curiosità e senza mai sentirne il peso; sono questi gli inestimabili tesori che vorreste condividere con il resto del mondo che vi circonda, perché altri possano trovare in quelle stesse pagine le emozioni che avete trovato voi.
Sull'onda del bookcrossing (la pratica di lasciare libri in un luogo pubblico affinché qualcuno li trovi e li legga), nasce a Genova un metodo facile e originale per barattare i nostri vecchi libri: lo Staccalibro. Come funziona? Semplice: esiste uno scaffale con circa 200 libri, i titoli spaziano dalla narrativa alla saggistica, dalla filosofia alla letteratura (etc…), tu scegli un libro che ti interessa e lo prendi in modo totalmente gratuito, a patto, di colmare il vuoto lasciato con un altro libro portato da te. Insomma, è possibile appropriarsi di un libro di qualsiasi genere, e per ogni età, semplicemente lasciandone un altro in cambio: un vero e proprio baratto librario!
L'iniziativa, ideata da Giratempo-Banca del Tempo in collaborazione con l'associazione Arthur, era già stata sperimentata nei locai della Casa delle Donne, limitando però lo scambio dei libri a due soli giorni a settimana. In un anno sono stati scambiati circa 600 libri e oggi il servizio è attivo dal lunedì al venerdì (dalle 16 alle 18) presso la sede di Arthur (Via del Priore 18 rosso). Tra gli obiettivi dello Staccalibro, oltre alla semplice utilità, vi è quello di favorire la mentalità dello scambio, come valore sociale di relazione, in contrapposizione a quella del mero consumismo, per questo gli ideatori del progetto hanno rivolto un particolare invito ai genitori, chiedendo di accompagnarvi i loro bambini. Educazione allo scambio da un lato, e utilità dall'altro: lo Staccalibro è un'idea vincente da imitare al più presto.

1 Commento

  1. Lo staccaLibro, o barattalibro, è un'ottima idea..perchè non importarla anche a Bologna, l'Arengo in collaborazione con la Bottega, potrebbe proporlo alla città..tra l'altro al museo MAMBO di Bologna c'era una mostra che proponeva un baratto simile, però con le scarpe..per visitare la vostra si è obbligati a depositare le proprie scarpe per indossare un paio tra quelle messe a disposizione dell'artista..a fine mostra il visitatore può decidere se riprendersi le proprie scarpe o tornare a casa con il paio che ha già ai piedi

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