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Scritto da nel Letteratura e Filosofia, Numero 34 - 1 Marzo 2008 | 0 commenti

Fiabe da dentro

Ci sono genitori che ogni giorno godono l'enorme privilegio di poter mettere a letto il proprio bambino, rimboccargli le coperte, dargli l'ultimo bacio e guardarlo lentamente addormentarsi, cullato dalle dolci parole di una fiaba. Ci sono genitori che non sanno nemmeno di averlo questo privilegio, e altri a cui viene negato perché protagonisti di sciocche lotte intestine tra adulti. Ci sono genitori, infine, che a questo privilegio hanno rinunciato, più o meno coscientemente, nel momento in cui hanno compiuto scelte che presto o tardi li ha condotti ad assumere come propria dimora un istituto penitenziario. Non per questo però la loro fantasia è venuta meno, non per questo si è spento in loro il desiderio di sognare, e far sognare, attraverso una favola.
Fiabe da dentro…il mare (Ennepi,2007) è il frutto di un concorso letterario per detenuti delle carceri italiane, indetto dal Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria di Genova in collaborazione con il Provveditorato regionale della Liguria e il sostegno della Provincia, che ha finanziato i premi (a dire il vero piuttosto scarsi). I partecipanti sono stati 77, tra italiani e stranieri, tutti scrittori dilettanti di fiabe per bambini aventi per tema il mare. Tra questi, una giuria di volontari ha selezionato le migliori, che l'editore imperiese Ennepi Libri ha poi raccolto in un piccolo volume, stampato e distribuito gratuitamente alle biblioteche degli istituti penitenziari, alle biblioteche specializzate in letteratura per l'infanzia e alle maggiori testate giornalistiche.
Il vincitore di questo primo concorso bandito dal Dap si chiama Alberto Noguera Nunez, la sua fiaba “Snelli come acciughe” racconta la storia di una balena che per amore si mette a dieta, ottenendo però come unico risultato la perdita della propria identità e conseguentemente quella del cuore del suo compagno. “Meglio rimanere quelli che siamo, grassi o magri, alti o bassi, pesci o…esseri umani e…non farci attirare da facili chimere…” sentenzia Noguera Nunez al termine della sua fiaba.
Fiabe da dentro… il mare, e il concorso letterario che ne è all'origine, ha il merito di porre l'accento sull'individualità dei suoi partecipanti. Ricordare che prima del detenuto, esiste l'uomo significa mettere a frutto ciò che dovrebbe essere a fondamento del sistema penitenziario, che oltre alla custodia e alla vigilanza ha il compito di occuparsi del reinserimento nella società di persone “migliori”. In un periodo in cui la genitorialità fa molto discutere, il progetto genovese si fonda sulla volontà di voler far riappropriare i detenuti della loro identità di padri e madri, affinché la negazione della libertà non corrisponda alla negazione del ruolo parentale.

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