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Scritto da nel Numero 33 - 16 Febbraio 2008, Viaggi | 0 commenti

Gita a Castell'Arquato

Che fare se ritornando dalla Liguria per andare a recuperare un figlio all'aeroporto si è raggiunti da una telefonata che non importa perché ci saranno degli amici? Molto semplice freccia a destra si esce dall'autostrada a Fiorenzuola d'Arda e con pochi chilometri si va a Castell'Arquato, scoprendo che, poiché è il lunedì di Pasqua, una lunga coda di gitanti ha avuto la stessa idea.
Devo dire onestamente che non c'è bisogno di una congiuntura così complicata: si può programmare da Bologna una gita fuori porta verso questo borgo che conserva la sua impronta medioevale molto suggestiva, per un viaggio nel tempo a poca distanza da casa.
Respinti da un ristorante, perché ovviamente non avevamo prenotato, siamo stati rifocillati dal meno esigente in proposito Bar della Stazione (anche se la tramvia a vapore ha cessato il servizio da almeno settanta anni…)
Poi siamo saliti per i selciati vicoli fino alla notevole piazza principale dove si trovano il palazzo del Municipio, la Rocca Viscontea, il palazzo del Podestà e la romanica Collegiata con annesso Museo.
Molto bello lo spirito che si respira nella chiesa, con la cappella di S. Caterina affrescata da dipinti di autore ignoto di scuola toscana del XV secolo, i capitelli, l'altare e il pulpito finemente scolpiti. Se amate il barocco come me passate nella navata sinistra con le spalle verso il muro, altrimenti vi troverete davanti la cappella di san Giuseppe: un pugno in un occhio seicentesco che, perdonatemi l'espressione, c'entra come i cavoli a merenda! Se invece lo amate veramente forse sarà l'unica parte che vi piacerà di tutta la visita.
Nel museo, dal quale si entra attraverso un chiostro affascinante, una pala d'altare di Caselli vi riproduce Castell'Arquato nel 1504 e onestamente non sembra molto cambiato! Segnalo inoltre due raffinati ricami bizantini del secolo X rappresentanti Gesù che distribuisce la comunione agli apostoli. Non ho visto per ragioni di tempo gli altri due musei, uno geologico e uno dedicato al librettista Luigi Illica, ma suggerisco uno spuntino con i chisolini al bar Stradivarius (Cremona non è così lontana) lungo la strada principale, all'altezza del voltone.
Da visitare infine la Rocca Viscontea: una mirabile vista dalla terrazza in alto (un po' faticosa da raggiungere, ma con una solida scala, non come quella della torre degli Asinelli) e un interessante esposizione dei modellini di strumenti utili per espugnare un castello, con schede illustrative dell'uso, evidentemente nessuno ha informato il paese, che si crede fermo al medioevo, che oggi si usano i carri armati…
Per ulteriori informazioni, per esempio sulle rievocazioni medioevali di settembre, che sicuramente trovano una cornice ideale, visitate il sito www.comune.castellarquato.pc.it

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