Di nuovo Silvio (ovvero: come spiegare a chi Italiano non è la sua rielezione?)

Visto il trionfo di Berlusconi & Co, spinto da un insano masochismo, non potevo esimermi dall'acquisto del numero post elettorale del 19 aprile dell'Economist, che ritrae nella copertina dell'edizione europea un sorridente e raggiante re Silvio. Negli ultimi anni l'Economist, parlando di Italia e di Berlusconi in particolare, ha dato sfogo alla fantasia dei propri giornalisti con titoli sconcertanti e più che giustificati commenti al vetriolo: da “Addio Dolce Vita” a “Basta – time for Italy to sack Berlusconi”, da “The real sick man of Europe” (un'Italia in stampelle) fino al leit motiv “Silvio Berlusconi is unfit to lead Italy”. Questa volta ci propone un sorprendente e sobrio “Mamma mia – here we go again”.

Ma torniamo al mio acquisto.

Stazione di Milano Centrale, sabato 19 aprile.
In una delle tante edicole di stazione chiedo una copia della rivista; lì al mio fianco, un distinto signore di madrelingua Inglese acquista il Financial Times e vedendo tra le mie mani quel bel faccione sorridente in copertina (Berlusconi), non riesce a trattenersi: indicando col dito quel grottesco primo piano, mi guarda ridendo. La fastidiosissima sensazione di dejà vu mi mette a disagio, penso “Ecco, ci risiamo!”. Non sapendo che dire, non mi resta che dare vita ad un deprimente dialogo in lingua Inglese:

“E' una storia triste…” gli dico
“Ma non saranno tutti tristi.” risponde lui
“Chi l'ha votato sarà felice, immagino.”
“E tu?” mi chiede
Avvilito e sconcertato, rispondo “Io sono triste.”
Mi guarda con sguardo compassionevole, mi appoggia la mano sulla spalla e mi dice “I'm really sorry!”

Solo in quel momento ho capito cosa effettivamente fosse successo il 13 e 14 aprile. Decisamente: ecco, ci risiamo!!!

nota: le immagini sono tratte dal sito http://www.economist.com/printedition/cover_index.cfm