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Scritto da nel Economia e Mercati, Numero 41 - 16 Giugno 2008 | 0 commenti

Banca Mondiale – Istruzioni per l'uso

Nel Luglio del 1944, i rappresentanti delle oltre quaranta nazioni alleate si incontrano a Bretton Woods, New Hampshire, negli Stati Uniti, alla Conferenza Monetaria e Finanziaria delle Nazioni Unite per discutere gli assetti economici globali del dopoguerra. Dal raduno il mondo eredita tre nuovi acronimi: il GATT (General Agreement of Trade and Tariffs, precursore del WTO – l'Organizzazione mondiale del commercio), l'FMI (Fondo Monetario Internazionale) e la IBRD (International Bank for Reconstruction and Development).
Nata con l'intento di prestare denaro per la ricostruzione post bellica ai propri paesi membri, nel 1947 la IBRD approva a favore della Francia il suo primo (e, ad oggi, in termini reali, piu' consistente) prestito. Col passare degli anni, lo spettro di azione della IBRD si allarga e il development finisce col prendere il sopravvento sulla reconstruction. L'acronimo IBRD perde gradualmente rilevanza (almeno per il grande pubblico) e le anacronistice 4 lettere vengono de facto sostuite da un piu' modesto “World Bank” o, per gli amici, The Bank.
Oggi, quello a cui comunemente ci si riferisce con il termine “Banca Mondiale” include le due agenzie principali di “The World Bank Group”. La prima, la suddetta IBRD, fornisce prestiti ai governi dei paesi membri al di sopra di un certo livello di reddito, a tassi prossimi a quelli di mercato. La IBRD finanzia le proprie operazioni principalmente attraverso la vendita di obbligazioni con rating AAA sul mercato aperto e ottiene il proprio reddito dagli interessi che applica ai prestiti contratti da governi. La seconda è invece l'International Development Agency (IDA), il cui target sono i paesi più poveri e che finanzia a fondo perduto progetti di sviluppo (ma, ovviamente, impone certe condizioni ai paesi riceventi). A sua volta, l'IDA finanzia le proprie operazioni attraverso la raccolta triennale di fondi tra una quarantina di paesi-donatori (leggi tramite le tasse dei paesi più ricchi).[1] L'utimo round di raccolta fondi si e' svolto di recente e ha prodotto 18 miliardi di dollari di fresche risorse, ed un totale di 33 milardi di dollari promessi all'agenzia.
L'intero gruppo fa parte delle Nazioni Unite e, ogni agenzia è di “proprietà” degli stati membri che sottoscrivono il capitale sociale. L'IBRD ha ad oggi 185 stati membri, mentre per le altre agenzie il numero oscilla tra i 140 e i 176. Ogni stato membro possiede una quantità iniziale di diritti di voto uguale per tutti più un numero di voti proporzionali al capitale sottoscritto. Attualmente, gli Stati Uniti posseggono il 16% dei voti, il Giappone circa l'8%, seguiti da Germania, Francia e Inghilterra con percentuali attorno al 4-5%, e così via.
Qualsiasi cambiamento allo statuto ed ogni operazione straordinaria richiede una maggioranza del 85% rendendo di fatto impossibile cambiare la struttura governativa dell'istituzione senza il consenso degli Stati Uniti.
Ogni paese membro nomina un proprio Governatore della Banca Mondiale (solitamente il proprio Ministro delle Finanze) e il Coniglio dei Governatori, che tra le altre cose ha il cimpito di ratificare la nomina del presidente del gruppo, si incontra una volta l'anno agli Annual Meetings.[2]
L'amministrazione ordinaria del gruppo é invece condotta dal Consiglio dei 24 Direttori Esecutivi: ogni direttore può rappresentare da un paese solo (per le nazioni più grandi), fino ad una decina di paesi.
Presente in oltre 180 paesi, la Banca impiega oltra dieci mila persone in modo permantente, delle quali circa sette mila siedono ai quartieri generali di Washington ed é il più grande employer di PhD a livello globale.
Tutto sommato, visti i numeri da capogiro, definire elefantiaca l'istituzione non é poi tanto sbagliato. Ma lo sarebbe definirla irrilevante.


[1] Il resto del gruppo è composto da: IFC (Internation Finance Corporation) che presta denaro e tratta con il settore privato, MIGA (Multilateral Investment Guarantee Agency), il ramo “assicurativo” del gruppo, che fornisce assicurazione al settore privato contro diversi tipi di rischi (tra cui quello di instabilità politica), e il World Bank Institute (WBI), il ramo “educativo” del gruppo. La Banca Mondiale co-gestisce inoltre la Global Environment Facility delle Nazioni Unite.
[2] Formalmente, al consiglio dei Governatori spetta la nomina del Presidente della Banca. Ma regola vuole che gli il Ministero del Tesoro Statunitense proponga un candidato e che i Governatori approvino la nomina. Ad oggi, tutti i presidenti della Banca sono stati americani. Come quid pro quod, all'Europa spetta la nomina del Managing Director del Fondo Monetario Internazionale. Dopo la nomina di Paul Wolfowitz, il cui mandato alla Banca é finito anzitempo dopo uno scandalo di favoritismo, la tradizione é finita sotto tiro come non mai. Voci di corridoio vogliono che Bob Zoellick, l'attuale presidente, sia l'ultimo con passaporto USA.

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