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Scritto da nel La Cantina del Viaggiatore, Numero 40 - 1 Giugno 2008 | 0 commenti

Rudolf Steiner (Parte Terza)

Fu questo un periodo intenso e di nevralgica importanza per le prove che dovette superare a livello esteriore e interiore.

Il trovarsi a capo di un importante rivista letteraria fu compito assai difficile (chiedete al nostro capo redattore…). Nonostante la fama gli abbonati erano poco numerosi: al fine di riuscire ad aumentare la tirature S. si iscrisse nel circolo «Libera Società di Letteratura», dove in veste di scrittore e conferenziere entrò in contatto con molti giovani scrittori. Ma il relazionarsi con persone dalla natura così eccentrica, lui così spirituale, non gli risultava compito facile. In più il lavoro di editore non gli veniva di certo aiutato dall'irregolarità del lavoro del suo vicedirettore.

Dal punto di vista interiore fu un periodo di grandi conflitti.
All'interno della sua anima forze demoniache, da lui stesso definite Arimaniache, da Arimane, cercavano di distoglierlo dalla ricerca dello spirito per portarlo su una visione meccanica…
Non mi seguite? Scusate ma a volte è proprio divertente partire per la tangente steineriana.
Attiviamo ARENGO TRANSLATE: l'obiettivo di Steiner è stato da sempre quello di conoscere a fondo il pensiero naturalistico-materialista per poterlo utilizzare "dal di dentro" al fine di applicarlo al mondo spirituale e anemico a cui S. fortemente si sente influenzato.
Ma parlando vino al vino e pane al pane, tutte queste formule, concetti e assiomi lo portarono vicino all'idea che la terra, il mondo, fosse nient'altron che una grande macchina, un grande orologio (licenza poetica, non me ne vogliano i steineriani) che si trovava in forte contrapposizione con la sua vena spirituale.

«Dovetti salvare la mia vista spirituale tra le tempeste che si svolsero nella mia anima». «Durante tali prove, riuscii ad andare avanti solo evocando in me, con la mia vista interiore, lo sviluppo del cristianesimo»

Il Cristianesimo appunto. Religione, dottrina o filosofia a cui Steiner ci si trovò dinnanzi già da fanciullo, celebrando la messa nella chiesa del villaggio originario.
Ma non ebbe un grande impatto su di lui, avvenimento che avvenne in seguito; diverse erano le concezioni: per steiner tutto doveva partire da una esperienza interiore e non da rivelazioni esterne all'uomo…ciò su cui fa fondamento l'indottrinamento cattolico!

In seguito il fondatore dell'antroposofia fu invitato ad un ciclo dei conferenze dal tema «Il cristianesimo quale fatto mistico», titolo che è tutto un programma, nella quale il filosofo potè finalmente esprimere liberamente le sue concezioni esoteriche e nella quale distaccarsi dalla visione in cui il Cristo appariva come "maestro di saggezza".

Le sue strane idee colpirono nel segno, incrementando la cerchia degli appassionati o per lo meno dei curiosi, e gli permisero di continuare questa sua attività di conferenziere all'interno della società teosofica.

Le divisioni tra S. e la società teosofica erano sempre più nette ma si trattava di una frequentazione necessaria in quanto «Bisogna non perdere di vista che, al di fuori dei circoli teosofici, nessuno si interessava, a quel tempo, di una seria indagine spirituale».
Rapporto che ebbe una svolta fondamentale quando durante una conferenza su Giordano Bruno nel 1902 ebbe luogo la prima conferenza antroposofica.

Nel frattempo, grazie anche all'incarico di segretario generale della società teosofoca tedesca e alla collaborazione con Marie von Sivers iniziarono le pubblicazioni di opere che svilupparono la scienza dell'anima, finchè l'incopatibilità tra l'editrice e il filosofo non portò alla divisione delle strade

Nacque la società antroposofica e crescendo il numero di affiliati, crescendo le applicazioni a cui l'antroposofia guardava divenne necessario l'edificazione di un luogo di incontro tra il fondatore e i suoi "adepti", dove sviluppare arte, scienza e anima liberamente: il Goetheanum.

Si svilupparono diverse rami: pedagogia, medicina, arte, nonchè la fondazione di una società, la weleda, attiva ancora oggi nella quale lavora l'esperta Cora Marighetti (vedi Arengo 37).

E l'agricoltura? Bbbboni, state bbonniiii. Un gruppo di contadini non soddisfatti dell'impatto che la chimica stava avendo sulle loro produzioni e sulla terra gli chiesero di intervenire sul tema: vennero quindi organizzate un ciclo di conferenze a riguardo…LA BIODINAMICA….

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