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Scritto da nel Arte e Spettacolo, Numero 53 - 16 Gennaio 2009 | 0 commenti

Femmine un giorno e poi madri per sempre – Macondo

Barbara, Marinella, Ninetta, Marì, Ella, Kate, Maggie, Lizzie, Jenny, Suzanne, Nancy, Teresa, Angiolina, Maddalena, Sally, Franziska, Titti, Biancamaria, Innocenza… tante le donne rese vive dalle parole di De Andrè, figure di contorno o personaggi principali, facilmente riconducibili ad alcuni archetipi primordiali: la madre, la prostituta, l'amante.
La madre-sposa che corona il suo sogno dopo anni di convivenza, consolata per il grande temporale dal figlio già grande che suona l'armonica; la madre che possiede un mulino, che cucina per il figlio la torta di mele ed è nata ridendo; la madre che ha insegnato a fare il buon caffè; la madre invocata, ricordata, Madamadorè che “ha perso sei figli/ tra i bar del porto”.
La madre è colei per la quale la maternità è destino. Figura che riassume in sé tutte le dolorose virtù di ogni madre è la Vergine Maria, nella maternità diventa l'emblema di tutte le donne, di tutte le madri: “Ave Maria adesso che sei donna/ ave alle donne come te, Maria/ femmine un giorno per un nuovo amore/ povero o ricco, umile o Messia/ Femmine un giorno e poi madri per sempre.”
Al capo opposto della presenza materna si situa l'altra figura, più sfaccettata: la prostituta.
Anche per lei le parole scelte a rappresentarla sono sempre lievi, talvolta ricolme di dolente pietà, talaltra sorridenti, rispettose sempre, avvolte da un alone romantico.
C'è Bocca di rosa che fa l'amore per vocazione, la grande puttana scambiata da Re Carlo Martello per virtuosa pulzella, la cortigiana di lusso che vende immagini sacre all'angolo della chiesa.
Mai la prostituta è colpevole, piuttosto è donna generosa, che sa dare senza chiedere.
E altre figure di donna popolano gli spazi dell'emarginazione: Sally, la zingara col tamburello, Pilar, ragazza drogata e assassinata, Princesa, il travestito che a un avvocato di Milano “regala il cuore/ e un passeggiar recidivo/ nella penombra di un balcone”, Maddalena, compagna del fuggiasco in terre messicane, Franziska, promessa sposa del bandito eternamente in attesa, Suzanne, la pazza incantevole adorna di “stracci e piume/ presi in qualche dormitorio”.
Su tutte la figure della donna amante, colei che ha fatto scelta del libero amore, che più che il suo amante ama l'amore, l'amore in sé come gioia e come allegria: Barbara, bocca infedele al “sapor di fragola e miele” che sa “che ogni letto di sposa/ è fatto di ortica e mimosa”, la minuta bagnante di Brassens che emerge dall'acqua della chiara fontana e le tante fanciulle dalle gonne fruscianti, dalle lunghe gambe, dalle “cosce color madreperla”; sono le passanti, le donne scorte un istante e perdute, capaci di tornare ed essere consolazione nella solitudine:
“Allora nei momenti di solitudine/quando il rimpianto diventa abitudine/ una maniera di viversi insieme/ si piangono le labbra assenti/ di tutte le belle passanti/ che non siamo riusciti a trattenere”.
Spesso silenziosa e triste la donna di De Andrè la si ritrova intera, nella sua condizione permanente in Teresa.
Teresa che dapprima è figlia di pirati, poi è figlia di droghieri, è sempre viva e presente lungo il passare dei secoli ed é l'infelice amante universale: il suo amore perduto è il condannato a morte “bruciato in piazza/ dalla Santa Inquisizione”, è l'eroe rivoluzionario “perduto a Cuba/ nella rivoluzione”, è il perseguitato “nel porto di New York/ nella caccia alle streghe”, è l'uomo qualunque, il bagnino di Rimini.
Questa appare la condizione della donna: vivere in funzione dell'uomo, sia essa madre, prostituta, amante, dentro un'umanità, di uomini e di donne che “se non sono gigli/ son pur sempre figli/ vittime di questo mondo”.
De Andrè sa dire sulla sua condizione con sorridente affetto e amore, un amore sempre inseguito come eterno e sempre smentito dal caso ma in fondo “c'è amore un po' per tutti/ e tutti quanti hanno un amore/ sulla cattiva strada”.

ispirato dall'articolo di Liana Nissim Fabrizio De André, il rispettoso bardo della donna

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