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Scritto da nel Bologna, Numero 53 - 16 Gennaio 2009 | 1 commento

Partecipanti e Ringraziamenti

In quest’ultimo mese mi son trovato a svolgere l’ingrato compito del tiragiacche, molesto come un assicuratore, puntuale come un esattore delle tasse.
Mi sento in dovere di porgere le mie scuse ed i più sentiti ringraziamenti:
a via del Pratello, ai suoi locali e ed ai suoi osti, per aver detto di sì, e subito, a questa iniziativa e per esserci ancora nonostante i bastoni tra le ruote.
A Gaia Lambertini del Quartiere Saragozza ed al Circolo Pavese per essere stati il trampolino di lancio per la giornata “La Cattiva Strada”.
A Fabio Tricomi, ad Alessandro Urso ed alla loro liuteria Leuterius, per rendere via Rialto una strada unica a Bologna.
Ad Andrea Severi, a Giorgia Ferro, a Giacomo Giuggioli ed a tutta la Bottega dell’Elefante, per il valore profondo della lettura e della discussione.
Ai musicisti Marco Sadori, Tommaso Dionisi, Sonia Ter Hovanessian e Matteo Fiorino Torre, per il loro estro creativo, per la loro partecipazione, perché senza di loro non se sarebbe fatto nulla.
A Tommaso Santi, a Dario Macrì, a Sebastiano Ferrari ed a Valentina Pucci, veri conoscitori della poetica di De Andrè, per aver curato i testi ed i contenuti di questa giornata.
Al chitarrista Rocco Casino Papia, per essersi fatto mettere in mezzo nonostante i mille impegni, per il tempo che gli manca, e per la voglia di suonare che non gli manca mai.
Alla cantante Francesca Esposito, per il suo dono dell’ubiquità, perché ha accettato a scatola chiusa questo progetto.
Ai ragazzi dell’Arengo che presenteranno, al nostro direttore responsabile, ed agli amici-collaboratori Luca Chirolli e Paolo Porta per portare la loro musica da Rimini a Bologna.
A Ciro Bussetti, Jolly di questa giornata, per la sua voce profonda e disponibile.
All’entusiasmo del biondo Andrea Niccolai, per la bellissima locandina che ci ha regalato.
A Giulio Rimondi, perché speriamo che non faccia il berein e che documenti questa giornata dall’inizio alla fine attraverso il suo obiettivo fotografico.
Al Desso nel ruolo della donzella.
Ai miei amici e colleghi di dottorato, a sua sardità Claudia Desogus ed al toscanaccio Francesco Manaresi, per le idee che hanno avuto e per il loro appoggio, domenica e ogni giorno dell’anno.
A mio fratello Filippo che fin dalla prima trincea era molto più curioso di me, molto più curioso di me. Per avermi fatto conoscere ed apprezzare Fabrizio De Andrè, perché senza di lui “La Cattiva Strada” non ci sarebbe stata.

1 Commento

  1. Grazie anche e soprattutto a te, Stefano, è stata un'idea bellissima e una giornata indimenticabile.Si sentiva davvero lo spirito sottile e tenace, svagato e profondo della “cattiva strada”.

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