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Scritto da nel Letteratura e Filosofia, Numero 57 - 16 Marzo 2009 | 2 commenti

Che cos'è Pornografia

Cosa vuol dire esattamente il termine “pornografia”? È stata la prima domanda che mi sono posto non appena abbiamo deciso di dedicare un numero all'argomento. Secondo il vocabolario (Devoto-Oli) la parola Pornografia significa “la trattazione o raffigurazione di soggetti erotici che offendono il pudore”. Deriva del greco pornographia, composto di porne (meretrice) e graphia (scrivere su). Nonostante la matrice greca, è una parola che venne coniata dai francesi nel XIX secolo per denominare tutto l'insieme di materiali a carattere sessuale e osceno.


Uno dei termini contenuti nella definizione è pudore, ovvero “il senso di avversione e difesa nei confronti degli aspetti equivoci e morbosi del sesso”. Questo termine, da cui viene il concetto di “comune senso del pudore”, è legato alla tematica sessuale e il “senso di avversione e difesa”, di cui parla la definizione, ha un carattere soggettivo che cambia in base alla cultura di chi lo “utilizza”. In alcune nazioni asiatiche come l'India, il Nepal, la Cina o il Giappone, la rappresentazione di atti sessuali è legata alla ritualità delle maggiori religioni (induista, buddista e taoista); mentre in molti paesi appartenenti all'orbita islamica e cristiana, quelle stesse immagini sono considerate oscene. Come potrebbero esserlo anche immagini appartenenti alla cultura cristiana (come per esempio quelle della Vergine Maria che mostra il seno dal quale zampilla un fiotto di latte che va a cadere nella bocca di Gesù).

In quanto il senso del pudore varia da cultura a cultura, non è possibile trovare una definizione oggettiva del termine Pornografia.

Ma allora concentrandoci sul nostro microcosmo occidentale, mi chiedo: la pornografia è ancora qualcosa di indecente? Senza ombra di dubbio i valori cattolici che stanno alla base della nostra cultura dominano ancora il “comune senso del pudore”, e da questi viene sicuramente considerata come oscena. Ma anche così la pornografia non è più qualcosa di osceno, inteso come qualcosa che offende (ovviamente facendo i dovuti distinguo). La definizione che dà il Devoto-Oli è sbagliata, perché contiene un giudizio morale (soggetti erotici che offendono il pudore) che in un vocabolario è fuori luogo. Uno pensa che di un vocabolario ci si possa fidare, ma che ecco che di soppiatto ci troviamo un po' di bella e sana morale da salotto.
Voglio proporre una nuova definizione: la Pornografia è l'insieme delle rappresentazioni (attraverso scritti, disegni, fotografie, film, spettacoli, ecc.) nel quale è rappresentato esplicitamente l'atto sessuale in tutte le sue varianti, realizzate con lo scopo di stimolare eroticamente il lettore o spettatore”.

2 Commenti

  1. Mi viene una domanda partendo dal significato originario greco: quindi pornografia sarebbe solo ciò che parla della prostituzione, cioè che include uno scambio di denaro? In questo senso, you porn e video amatoriali uscirebbero di fatto dalla categoria del porno

  2. Il significato letterale (“scrivere o disegnare su prostitute”) è una cosa, il significato connotativo (quello che da il Devoto-Oli) è un'altra. Quello che devi considerare è il significato connotativo, che è cambiato e si è ampliato rispetto a quello letterario. Quindi no, non si limita solo alle situazioni in cui c'è uno scambio di denaro, ma a tutte le rappresentazione in cui l'atto sessuale venga messo esplicitamente in mostra a terze persone.

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