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Scritto da nel Internazionale, Numero 56 - 1 Marzo 2009 | 0 commenti

Nella terra di Giacobbe: i partiti israeliani

Benjamin Netanyahu è il nuovo leader di Israele. Non nuovo in verità perchè gia in passato ha esercitato ruoli chiave nello scenario politico israeliano, già primo ministro nel 1996 e 1999, ministro delle finanze poi.  È la vittoria di una politica conservatrice, sicuramente non in perfetta sintonia con quelle che sono le intenzioni della nuova amministrazione americana, che non sarà sicuramente "amica" così come lo è stata quella guidata da George W. Bush.
Ora a Netanyahu l'arduo compito di formare il governo. I nodi da sciogliere sono la politica e i rapporti da intraprendere nei confronti di Hamas, Abu Mazen e la Palestina tutta. Formare un governo di unità nazionale, come parte dell'opinione pubblica chiede e quindi intraprendere finalmente un processo di pace serio, o invece formare un governo molto spostato a destra che non riconosce Hamas e vede nell'annientamento di Hamas la nascita della pace per il popolo ebraico?
Il panorama politico israeliano è composto principalmente da otto partiti, e quello di Bibi Netanyahu è il diciottesimo parlamento che si andrà a formare. I partiti maggiormente analizzati dagli osservatori polici (vedi www.osservatorioiraq.it; www.asianews.it) sono: Hadash Fronte Democratico per la Pace e l'Uguaglianza, nato nel 1997 dall'unione del Partito comunista di Israele con parte del movimento delle Pantere Nere e altri gruppi di sinistra. Il partito si definisce Arabo-ebraico e la maggioranza dei suoi leader e votanti sono arabi israeliani. Il partito si definisce non-sionista e supporta la politica dei "due popoli-due stati". Sostiene l'evacuazione di tutti gli insediamenti israeliani e l'abbandono dei Territori dopo la guerra dei sei giorni a favore della creazione di uno Stato palestinese. Sostiene inoltre il diritto al ritorno o alla compensazione per i rifugiati palestinesi e persegue la cooperazione arabo-ebraica e il superamento di ogni discriminazione su base etnica in Israele. La piattaforma politica si basa inoltre sulla difesa dei diritti dei lavoratori, sullo sviluppo dei servizi sociali, sulle garanzie democratiche, sull'eguaglianza tra i sessi e sulla protezione dell'ambiente.
Kadima invece è un partito politico centrista orientato generalmente a formare alleanze con partiti di centrosinistra. Fu fondato da Ariel Sharon dopo aver lasciato, nel novembre 2005, il partito conservatore del Likud, la cui maggioranza si era opposta al ritiro unilaterale di Israele dai territori palestinesi occupati. Al progetto politico di Kadima hanno aderito sia ministri appartenenti al Likud, che esponenti del partito laburista e di partiti minori. Fra questi, si deve segnalare l'appoggio di Shimon Peres, ex primo ministro israeliano ed ex presidente dei laburisti, oltre che premio Nobel per la pace. Il partito, subito dopo la formazione, secondo i sondaggi pre-elettorali, avrebbe dovuto raccogliere i consensi della maggior parte degli israeliani e assumere il controllo della Knesset, il parlamento israeliano. Alle elezioni del 29 marzo 2006, Kadima, però, a causa dell'ictus, e del conseguente coma, che ha colpito il suo fondatore e principale rappresentante Ariel Sharon, ha conquistato solo 29 seggi, che gli hanno permesso comunque di divenire la prima forza politica del Paese e di guidare, con Olmert, il nuovo governo.
Likud è un partito nazionalista liberale. Il Likud pone le sue radici nel movimento sionista riformista di Zeev Jabotinsky (dal 1923 Partito revisionista sionista o Hatzohar), liberale, e nella sua ala militare (Irgun Zvai Leumi o Etzel), nazionalista. Subito dopo l'indipendenza di Israele quest'ultima si trasformò nel partito Herut, Libertà, che prosciugò il seguito di Hatzohar e nel 1961 si unì ai Libralim (Liberali) nel blocco elettorale Gahal, la maggiore forza di opposizione. Grazie a una nuova serie di convergenze il Likud fu fondato nel 1973 da Menachem Begin, che lo condusse alla storica vittoria del 1977, la prima volta in cui i laburisti andarono all'opposizione. Solo nel 1988 il Likud divenne un partito unitario. Liberale in campo economico, e perciò tradizionalmente rivale del Partito Laburista, sostiene un nazionalismo più rigido. Tutti i suoi leader hanno presieduto, da primi ministri, a iniziative di pace, con l'Egitto nel 1977-1979 e con i palestinesi nel 1991 e nel 1998. Begin, primo ministro israeliano nel 1977, ne fu il leader dal 1973 al 1982. Dal 1983 al 1992 leader del partito fu Yitzhak Shamir, primo ministro nel 1986, seguito da Benjamin Netanyahu, primo ministro dal 1996 al 1999 e da Ariel Sharon, primo ministro dal 2001 al 2005. Dopo la decisione di ritirarsi da Gaza, presa da Sharon nel 2005, e il conseguente tramonto dell'ideale del "Grande Israele", nel Likud si è aperta una crisi, che ha portato a una scissione: Sharon ha fondato il partito centrista Kadima, mentre Netanyahu è restato nel Likud, ridiventandone il leader, portandolo su posizioni più a destra. Alle elezioni legislative 2006 il Likud ha subito un crollo, perdendo l'egemonia sull'area della destra: è stato infatti sorpassato dal partito degli immigrati russi (su posizioni ancora più nazionaliste). Non è entrato nel governo. Il leader attuale è Benjamin Netanyahu.
Il Meretz-Yachad è un partito politico di sinistra d'ispirazione laica, sionista e socialdemocratica. Il partito nasce con il nome di Meretz nel 1992 dalle ceneri del Mapam, un partito d'ispirazione marxista. Nel 2002, con la fusione con il Shahar di Yossi Beilin e Scelta democratica di Roman Bronfman, il partito asssume il nome di Meretz-Yachad. Le posizioni politiche del partito sono la difesa dello Stato sociale, il riconoscimento dei diritti degli omosessuali, la separazione tra Stato e religione e l'avvio di un negoziato di pace tra israeliani e palestinesi che crei due Stati indipendenti. Tra i partiti sionisti, il Meretz è quello che si colloca più a sinistra. Alle elezioni politiche del 10 febbraio 2009 il Meretz ha ottenuto 3 deputati nel parlamento israeliano, la Knesset, perdendo 1 seggio rispetto alla precedente legislatura. Il partito è membro dell'Internazionale Socialista e membro osservatore del Partito Socialista Europeo.
Il Partito Laburista è un partito politico israeliano, fondato il 23 gennaio 1968. Ha una ideologia riformista ed è un partito sionista. I Laburisti fanno parte dell'internazionale socialista ed è membro osservatore del partito socialista europeo. Il leader è Ehdu Barak. Il partito discende dal Mapai, Partito dei Lavoratori della Terra d'Israele, il partito del sionismo socialista e principale forza politica del movimento sionista, e come tale padre dello Stato di Israele, che era entrato in crisi nel 1965. Dal 1969 al 1991 il partito ebbe un'alleanza elettorale con il Mapam, nato poco prima dell'indipendenza come partito sionista marxista e a lungo secondo partito israeliano: il 7 ottobre 1991, in vista delle elezioni del 1992 Mapam si sciolse per entrare nel Partito Laburista. In questa configurazione il partito ha vinto le elezioni del giugno 1992 e del maggio 1999. Dal 1992 al 2009 ha però registrato una continua perdita di voti e di seggi.
Shas è un partito politico israeliano, fondato nel 1984, che rappresenta principalmente gli ebrei ultra ortodossi Sefarditi e Mizrahi, quasi tutti profughi dai paesi arabi nei primi dieci anni dopo l'indipendenza d'Israele. A seguito delle elezioni politiche del 2006 in cui ha conquistato 12 seggi, si è unito alla coalizione di governo del premier Olmert.
Telem, è un partito politico israeliano fondato nel 1981 da Dayan con lo scopo di ottenere un ritiro unilaterale dalla cisgiordania e dalla Striscia di gaza. Alle elezioni
politiche del 30 giugno 1981, per la decima legislatura della Knesset, il partito vinse due seggi, ma Dayan morì poco dopo.
Yisrael Beiteinu, "Israele, Casa Nostra" è un partito politico di destra. Il partito, che rappresenta soprattutto gli emigrati dell'ex blocco orientale, sostiene la linea dura nei confronti degli arabo-israeliani e dei palestinesi. Uno dei suoi fondatori è Lieberman, già membro del Likud, noto per il suo piano di ritiro dalla Linea Verde, in modo tale che aree come il “Triangolo”, territorio ceduto dalla Giordania a Israele in seguito agli accordi successivi all’armistizio del 1949 passino sotto il controllo arabo. Ciò comporterebbe per circa un terzo degli arabi israeliani la perdita della cittadinanza. La giustificazione di tale cessione di territori dello Stato di Israele sarebbe nel fatto che la popolazione è composta per la maggior parte da arabi che si sentono palestinesi più che israeliani. Essi dovrebbero perciò essere incoraggiati a riunirsi all'autorità nazionale palestinese, il trasferimento di arabo-israeliani in territori palestinesi dovrebbe essere incoraggiato con aiuti economici. Comunque, il partito è noto per il suo favore nei confronti dei drusi, popolazione non-ebraica che accetta Israele e ne serve le Forze armate. Ysrael Beiteinu, nelle elezioni del marzo del 2006, ha ottenuto 11 seggi nella knesset. Nell'ottobre dello stesso anno, con il supporto del primo ministro Olmert, Yisrael Beytenu è diventato parte della coalizione di governo guidata da Kadima, nonostante le obiezioni dei laburisti. Questo è Israele.
(tratto da Wikipedia)

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