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Scritto da nel Economia e Mercati, Numero 58 - 1 Aprile 2009 | 0 commenti

Media, Consenso e Cambiamento Istituzionale

Capacità di spiegazione e predizione. Questi sono i caratteri fondamentali che una scienza deve possedere per dirsi tale. L'economia è palesemente fallace su entrambi i fronti, come dimostrano le modalità con cui questa crisi è sorta e si sviluppa. Tuttavia è sempre possibile mettere insieme un paio di concetti e risultati della letteratura, fare qualche passaggio logico, e provare a interpretare la realtà. Esercizi per la mente come questo sono mai come ora estremamente utili.

Passaggio I
Douglas North, premio Nobel per l'economia nel 1993, è uno dei massimi esponenti del filone dell'Economia delle Istituzioni. L'idea alla base di questo filone di ricerca è quella che il sistema economico si caratterizza su due distinti livelli di analisi. Il primo livello è quello strutturale, o naturale, costituito dalla rete oggettiva di relazioni economiche in quanto tali, dalle strutture tecnologiche di produzione e di scambio. Il secondo livello è quello, appunto, istituzionale, caratterizzante i diversi sistemi economici e a livello del quale si originano e si sviluppano le “regole del gioco” economico. Semplicisticamente parlando, il livello strutturale è il regno dell'analisi neoclassica, fatto di assunzioni, modelli e risultati definiti. Gli economisti istituzionalisti sostengono che qualsiasi teoria economica che aspiri a un certo grado di validità (capacità di spiegazione e predizione) deve fare i conti con il livello istituzionale di analisi. North ha attraversato varie fasi. Nel suo ultimo libro, “Understanding the Process of Economic Change” del 2005, è arrivato alla conclusione che un concetto cruciale nella comprensione di come le istituzioni (intese come “regole del gioco”) nascono e soprattutto si evolvono è quello delle categorie cognitive (cognitive frames). L'idea è che i cambiamenti istituzionali si originano su iniziativa dei poteri forti, di coloro che occupano posizioni decisionali e di leadership, sulla base della percezione che essi hanno delle possibili opportunità di trarre vantaggio dal cambiamento stesso. E solitamente questi vantaggi sono la possibilità di rimanere nella posizione di potere che occupano. Ora, le categorie cognitive sono cruciali perchè da esse dipende la percezione che i poteri forti hanno delle possibilità di trarre vantaggio. Inoltre, affinchè il cambiamento istituzionale possa verificarsi senza traumi, è necessario che le categorie cognitive di coloro che occupano posizioni di potere siano coerenti con quelle dell'intera popolazione.

Passaggio II
Eliana La Ferrara (Università Bocconi, CEPR e NBER), insieme con Alberto Chong e Suzanne Duryea (Inter-American Development Bank), in “Soap Operas and Fertility: Evidence from Brazil”, utilizzando raffinate tecniche di analisi quantitativa, mostra inequivocabilmente come i media siano in grado di modificare le preferenze degli individui. Nel suo lavoro mostra come in coincidenza con la diffusione in Brasile del segnale di Globo Tv e delle sue soap operas, il tasso di natalità sia calato notevolmente. Questo è dovuto al fatto che nelle soap veniva proposto un modello di donna più emancipata, con meno figli e meno vincolata alla famiglia.

Passaggio III – Conclusioni
Se i media sono in grado di influenzare le preferenze degli individui, essi alterano anche il modo in cui gli individui “leggono”, percepiscono la realtà che li circonda. Vale a dire sono in grado di alterarne le categorie cognitive. Ciò significa che, in ipotesi, qualora i poteri forti avessero la possibilità di manipolare i media e i messaggi da essi convogliati, essi potrebbero modificare le categorie cognitive della popolazione in modo tale da renderle consistenti con le proprie aspirazioni di cambiamento istituzionale. In questo modo quel cambiamento istituzionale che in realtà è motivato dalla sola aspirazione a auto-perpetuarsi e a trarre benefici dei poteri forti può avvenire senza traumi in quanto non solo condiviso, ma addirittura auspicato dalla popolazione tutta.

Auguri al neonato PdL.

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