Pages Menu
RssFacebook
Categories Menu

Scritto da nel La Cantina del Viaggiatore, Numero 59 - 1 Maggio 2009 | 0 commenti

La febbre suina e la Repubblica del Maiale Sovrano

" Vivremo insiem e morremo insiem! Sarà l'estremo anelito,.
Sarà un grido: Libertà! "
(Giuseppe Verdi, Don Carlo, Atto I)

Del maiale non si butta via niente, così si usa dire. Il porco, il porcello, la scrofa, la troia, il lattonzolo, il facocero, il cinghiale, il verro, il suino. Di questa fiera al tempo stesso soffice ed irsuta si apprezza la forza selvatica tra i boschi, e la pressoché infinita accondiscendenza verso le più fetide vettovaglie nei recinti. Il maiale nutre, ma soprattutto colma, colma un vuoto che è più esistenziale che alimentare, lo spazio di un grugnito misura infatti con pressoché assoluta precisione la distanza tra le fauci dell’uomo ed il ventre fecondo della terra. Nella sua pura essenza di essere trasformante e nobilitante, il maiale si erge ad invalicabile baluardo della civiltà umana, paradigma dell’ultimo appello presso la corte dell’umano sentire. Il suo patrimonio genetico è il più simile al nostro: il cuore del maiale assomiglia al cuore dell’uomo. A questo nostro modesto ed affamato cugino non possiamo quindi chiedere solo gioie di delicati culatelli e marmorei, scioglievoli lardi; così come non ci è dato di reclamare da noi stessi solo opere gentili e pensieri fioriti.

Il caso vuole però che nessuna stima venga accordata all’animale nel momento in cui, appeso per le gambe, si appresta a donare generoso ogni sua cellula alle nostre delicate papille e che invece un profondo senso di rispetto verso le sue lorde setole ci accarezzi quando una febbre suina ci minaccia tutti.  Se dal suino viene la febbre, la febbre deve passare, arrivare a destinazione come fosse dono più che contrappasso. Respectez le Porc! Noi qui ci battiamo per la libertà, l’uguaglianza, la fraternità, del maiale e col maiale; perché è solo così che quando arrivano le febbri che devono arrivare, ci lascino queste morti o indenni, ci riservino giubilo o mestizia, gloria o oblio, esse ci allontanano dal fango.

Scrivi un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>