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Scritto da nel Internazionale, Numero 62 - 1 Agosto 2009 | 0 commenti

Trilogia marsigliese

Un libro che consiglio per l'estate, data la sua straordinaria capacità di soddisfare la sensibilità dei più disparati lettori, è l'opera di uno scrittore francese, figlio di emigrati italiani, Jean Claude Izzo. L'opera in questione è una trilogia noir, che ha posto le basi di un nuovo genere letterario: il noir mediterraneo. In particolare uno dei suoi fiori all'occhiello, che lo ha reso famoso in tutto il mondo, la Trilogia Marsigliese, composta da: Total Kheopos (Casino Totale), Chourmo (il cuore di Marsiglia) e infine Solea, tutti pubblicati dalla casa editrice e/o.
Il protagonista, Fabio Montale, chiaro alter ego dell'autore, nonostante abbia lasciato la squadra di polizia, dedita a mantenere l'ordine nei difficili quartieri nord della città, una volta fuori dal suo commissariato, viene risucchiato dai vorticosi casi che caratterizzano le sue opere. Voce narrante dei racconti, coinvolto sempre in maniera personale, riesce a esaminare le vicende che lo investono con una lucidità ed una freddezza tale, da dare un'impronta quasi saggistica all'opera, nel senso di sociale, economica e politica. Grazie anche alle “fonti”, di cui nel corso delle sue incredibili indagini si avvale e tenendo conto della sua “mediterraneità”, affronta la vita con quel genere di filosofia comune a molti paesi del Mare Nostrum (e quindi di riflesso alla città che in qualche modo li sintetizza, Marsiglia).

I personaggi descritti da Izzo attraverso il loro apporto straordinario, aiutano a rendere comprensibile al protagonista e quindi al lettore quel mondo che, altrimenti, sembrerebbe un
caos indecifrabile, portandolo ad elaborare riflessioni di una profondità, di una poeticità che sembrano richiamare in un sol colpo tutti i grandi poeti, pensatori e musicisti che hanno abitato il mondo mediterraneo sino ai giorni nostri. Si possono riconoscere quindi gli innumerevoli tratti che accomunano le popolazioni del Mare Nostrum, nonostante oggi, odio, intolleranza e paura, fomentati da coloro che da questa confusione ne traggono sporchi benefici, ce li facciano dimenticare.
È ormai “scientificamente provato” come, dopo aver letto la trilogia, venga una “…maledetta voglia di vivere” e come ogni lettore, in qualsiasi posto del Mediterraneo egli si trovi, fosse pure ben lontano dalle coste provenzali, la senta come sua.
Grazie anche agli argomenti che Izzo tratta nei suoi libri: gli interessi di Camorra (come stesse a Napoli o in Italia, naturalmente con nomi inventati), riconducono quasi profeticamente a Saviano, il Radicalismo Islamico, nelle periferie di Tunisi, Algeri o Casablanca, il Fronte Nazionale e soprattutto gli intrecci politici malati, a tutto il mondo.

Buona lettura! Chissà, potrebbe essere anche un'idea dove passare le vacanze, magari nei luoghi descritti in maniera così viscerale dall'autore, che purtroppo ci ha lasciati, alla ricerca di quella unica radice che ci accomuna tutti, incredibilmente così dimenticata.

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