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Scritto da nel Letteratura e Filosofia, Numero 63 - 1 Ottobre 2009 | 0 commenti

Nicolas Eymerich, inquisitore

È strano ritrovarsi a metà  di un libro smarriti.
Smarriti ma non per questo annoiati, tutt'altro. E men che meno esitanti sul proseguire la lettura. Essere rapiti da un personaggio, riconoscersi in lui pur tenendo conto delle differenze sostanziali, capendo le sue paranoie e manie, facendo letteralmente il tifo per lui.

Ma improvvisamente scoprire, o meglio, capire che lui è ciò che più di ogni altra cosa disprezziate. Se vi trovate in questa situazione probabilmente state leggendo Nicolas Eymerich, inquisitore. E qui il mio compito si fa veramente arduo: farvi capire quello a cui potrete andare in contro senza togliervi il piacere della lettura.

Diciamo che è facile fare il tifo per Eymerich: trentenne, si ritrova a dover combattere per affermarsi nel "mondo del lavoro" contro pregiudizi, regole scritte e istituzioni. È scontroso e schivo ma allo stesso tempo leggermente vanitoso, è pieno di manie e di tic. Vi ritroverete ad essere degli autentici ultras senza nemmeno accorgervene, ma un forte risveglio vi attenderà , quando l'inquisizione farà  il suo cammino, combattendo quello che ad un occhio attendo possono apparire come fenomeni di integrazione e fratellanza tra razze, popoli e religioni.
Da queste pagine traspare evidente come Evangelisti sia il padre di parte della "Scuola Bolognese", i Wu Ming su tutti, giocando abilmente con intrecci, mischiando le carte e portando avanti la trama su diversi livelli di racconto e scrittura: in questo libro il romanzo storico si mischia abilmente con la fantascienza.
Infatti il libro ha tre diverse dimensioni: il romanzo storico dove hanno luogo le vicende del protagonista (ma non il solo protagonista), uno fantascientifico ed uno ambientando in un ipotetico futuro prossimo i cui collegamenti tra loro si svelano completamente solo nel finale.
Per completare va aggiunto che il "Delta Leggibilità" è davvero molto alto: le pagine scorrono via veloci, rallentando solamente quando cercherete di capire le spiegazioni di un fisico pazzo.
Ma cosa mai centreranno le scoperte di uno scienziato pazzo con l'Inquisizione del Regno di Aragona? Buona lettura.

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