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Scritto da nel Numero 63 - 1 Ottobre 2009, Scienza | 0 commenti

Una grande promessa

Previste dalla teoria della relatività generale di Einstein, le onde gravitazionali sono ancora un enigma per la fisica moderna.
Si tratta di una forma di radiazione diffusa nello spazio, che viene generata dal movimento di qualsiasi corpo celeste dotato di massa.
Nel 1974 Joseph Taylor diede una conferma sperimentale della loro esistenza durante l'osservazione di una coppia di stelle di neutroni in rotazione reciproca, ma non è ancora stato possibile individuarle direttamente.
Catturare questa radiazione invisibile è quello che si propongono di fare la NASA e l'Agenzia Spaziale Europea con il progetto LISA (Laser Interferometry Space Antenna).
Tecnicamente si tratta di un sistema di tre satelliti, in orbita intorno al Sole, ciascuno dei quali sarà vertice di un colossale triangolo spaziale di 5 milioni di chilometri per lato.
Rispetto ai telescopi tradizionali, che osservano il cosmo tramite le onde elettromagnetiche, LISA lo scandaglierà con un interferometro laser in grado di percepire le vibrazioni nella trama dello spazio e del tempo.
Un progetto avveniristico, sia dal punto di vista scientifico che tecnologico, anche se molto complesso e costoso.
Ma perché darsi tanto disturbo e tanta spesa?
Fino ad oggi la ricerca delle onde gravitazionali è stata condotta con strumenti terrestri, che però presentano dei grossi limiti: la massa del nostro pianeta causa un forte rumore gravitazionale che interferisce con i risultati delle misurazioni.
Ecco perché non resta altro da fare che trasferirsi nello spazio, lontano dai corpi celesti con notevoli aggregazioni di massa.
Ma la risposta più autorevole sull'utilità  di LISA è contenuta nella lettera scritta recentemente ai due enti spaziali da Stephen Hawking e altri nove scienziati, fra i quali i premi Nobel John L. Hall e Joseph H. Taylor, per sostenere lo sviluppo del progetto.
I firmatari, preoccupati per i tagli alla ricerca che erano stati decretati dall'amministrazione Bush, hanno difeso appassionatamente LISA come una delle grandi promesse per l'astronomia e la fisica.
Le parole scritte da Hawking sono emblematiche: (LISA avrà) "un impatto immane sulla comprensione dell'universo, delle perturbazioni dello spazio-tempo e delle leggi fondamentali della fisica. Esplorando il cosmo nelle sue condizioni più estreme, operando letteralmente ai confini dello spazio e del tempo, Lisa permetterà osservazioni entusiasmanti, esaltando la teoria dello spazio-tempo di Einstein in tutta la sua piena e dinamica gloria attraverso le onde generate dai buchi neri in collisione".

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