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Scritto da nel Arte e Spettacolo, Numero 66 - 1 Febbraio 2010 | 0 commenti

La rivoluzione 3D

La rivoluzione 3D




All’inizio degli anni novanta vi fu l'apparizione, nelle nostre vite, del telefono cellulare, che arrivava per rivoluzionare completamente la comunicazione tra le persone. In un primo momento a me sembravano utili solo in certe situazioni, ma adesso, sono diventati imprescindibili, fino al punto che oggi è impossibile o quasi, trovare una sola persona che non possieda uno o più cellulari.

Mano a mano che è passato il tempo, sono arrivati altri apparecchi che, nonostante fossero inesistenti o sconosciuti fino a qualche anno fa, oggi rappresentano degli elementi essenziali della nostra vita quotidiana. Il computer, l’iPod, l’iPhone, il navigatore satellitare, il riproduttore DVD, la WII, ecc.

In questi giorni, si avverte nell'aria l'imminenza di un altro cambiamento: la proiezione in 3D. La differenza, di questa tecnologia con le altre, è il fatto che la tecnologia 3D viene usata da parecchio. Tutto nasce con l’invenzione della stereoscopia, una tecnica di realizzazione e visione di immagini che trasmette una illusione di tridimensionalità all'occhio umano. Inventata nel 1832 da sir Charles Wheatstone, la stereoscopia è stata poi applicata anche nel cinema, la fotogrammetria, la televisione e l'informatica.

Dal 1832 ad oggi l’evoluzione delle tecniche in 3D ha passato per svariate fasi e diversi sviluppi incluso il grande boom, che credo ancora ricordiamo bene, dei film proiettati in 3D per la cui visione era necessario indossare un paio di occhialini della montatura di cartone con cristalli verdi e rossi. Questi ultimi mesi, in cui sono stati proiettati al cinema film di grande richiamo commerciale come UP o Avatar, sono state modificate le tecniche di proiezione ed è cambiato anche il tipo di occhiali che vengono usati (che adesso somigliano a dei comuni occhiali da sole ndR).

             

In una notizia apparsa sui giornali qualche giorno fa si annunciava la possibilità di vedere in 3D i prossimi mondiali di calcio di Sudafrica. Cito testualmente: “A seguito delle trattative, FIFA e Sony hanno raggiunto un accordo per la produzione di ben 25 partite dei prossimi mondiali di calcio 2010 in 3D”.

Questa notizia impone un importante cambiamento: finora le proiezioni 3D erano possibili al cinema o comunque destinate ad un collettivo, adesso invece fa il salto nel privato. Ovviamente la visione in ambito privato impone la conditio sine qua non di attrezzarsi di una televisione speciale adatta alla riproduzione 3D, chiamata Bravia 3D, di non basso costo e quindi destinata a una élite. Hanno però pensato a tutti, giacché durante lo svolgimento dei mondiali, la FIFA organizzerà degli eventi in 7 grandi città del mondo (Berlino, Città del Messico, Londra, Parigi, Rio De Janeiro, Roma e Sydney), chiamati  “International FIFA Fan Fest”, dove i nuovi prodotti Sony 3D-ready con la riproduzione degli highlight in 3D, saranno alla portata di tutti!

Per adesso quindi la tecnologia 3D verrà applicata a eventi di vera importanza e interesse internazionale (come lo sono i mondiali di calcio) e nel caso del cinema, per film il cui successo commerciale possa garantire la copertura dei costi di produzione più elevati. Non a caso James Cameron, il re delle sale affollate, si è lanciato all’esperienza.

Rimane però una riflessione da fare: se oggi non esiste persona che non abbia un cellulare, arriverà il giorno in cui tutti avremmo a casa una serie di apparecchi complicati e costosi, che ci permetteranno di vedere la TV (qualsiasi programma telegiornali, film, documentari) in 3D? Riuscirà la TV in 3D a rivoluzionare la nostra vita come lo hanno già fatto il telefonino e il PC? In quel caso un’altra questione sorge spontanea: continuerà a essere la programmazione televisiva così noiosa e poco interessante? Se la TV continua a offrire spazzatura e servizi quasi completamente privi d’interesse, che senso avrebbe rivoluzionare tanto la tecnologia, se alla fine, continua ad essere meglio tenerla spenta?

 

 

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