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Scritto da nel Economia e Mercati, Numero 74 - 1 Novembre 2010 | 0 commenti

Dalle parole ai fatti: il lato attivo del consumatore





L'idea di consumo critico, di cui i GAS rappresentano una particolare articolazione, nasce dalla consapevolezza di alcuni gruppi di consumatori nei confronti del loro preziosissimo ruolo, non solo all'interno della società civile, ma anche presso forme e meccanismi di mercato. Acquistando e scegliendo un prodotto a scapito di un altro, il consumatore trasmette informazioni al mercato circa le proprie preferenze, disponendo così di un potere potenzialmente molto forte: orientare il mercato – e con esso la società nel suo complesso – attraverso il proprio comportamento di acquisto. Abbracciando questa prospettiva, la qualità dei prodotti viene a delinearsi secondo la sua accezione più ampia, misurata attraverso criteri capaci di apprezzare, oltre che il benessere privato, anche gli effetti che il consumo individuale estende al resto della collettività e all'ambiente. Se si adotta questo principio nell'orientare le proprie scelte di consumo, si richiedono al mercato prodotti rispettosi dell'ambiente, della biodiversità, delle condizioni di lavoro dei produttori.

In quest'ottica, ogni scelta di consumo equivale sostanzialmente ad esprimere un voto politico nei confronti dell'assetto sociale ed economico che desideriamo. Reagendo alla provocazione lanciata dal missionario comboniano padre Alex Zanotelli nel 1994, un gruppo di famiglie di Fidenza (PR) coglie l'occasione per sviluppare un'attenta riflessione culturale riguardo l'insostenibilità sociale del modello economico dominante. Questo slancio critico si accompagna ad un'iniziativa concreta di cambiamento praticabile nella quotidianità del vivere domestico. Adottando la solidarietà come criterio guida delle scelte di consumo, si procede acquistando collettivamente prodotti alimentari presso piccoli produttori rispettosi dei valori dell'ambiente e della dignità del lavoro, che per questi motivi sono stati emarginati dalle logiche della grande distribuzione organizzata(GDO), volte principalmente verso un orizzonte efficientista. Questa specifica modalità di approvvigionamento domestico, risponde a molteplici istanze valoriali. In primis gli aderenti ad un GAS trovano l'occasione per riscoprire l'acquisto come un fattore comunitario, sociale e relazionale sia all'interno del gruppo – rifacendosi ai principi di reciprocità e mutua assistenza – sia nei confronti dei produttori selezionati con i quali si instaura una continuità essenziale e un clima di dialogo e fiducia reciproca. I piccoli produttori virtuosi trovano un nuovo sbocco di mercato, senza dover sottostare alle condizioni imposte dalla GDO. Inoltre si genera il benefico effetto di un mutuo vantaggio, tale per cui i consumatori possono godere di prodotti di alta qualità (sia materiale che valoriale) a prezzi competitivi causa l'esclusione di intermediari; contemporaneamente ai produttori viene riconosciuto un prezzo equo per il loro prodotto, altrimenti eroso dalle aggressive politiche di prezzo previsti dal circuito della GDO .

Centrale è l'attitudine a prediligere prodotti locali, il ché consente di abbattere l'impatto ambientale connesso al trasporto della merce (filiera corta), garantisce la tracciabilità dei beni acquistati e una relazione diretta con il produttore con una maggior attenzione alle scelte e alle condizioni di lavoro. Il “chilometro zero” è una delle principali linee di indirizzo su cui Slow Food sta insistendo con maggior convinzione, favorendo la nascita dei Mercati della Terra anche nelle grandi città (Bologna e Milano), per consentire al consumatore di identificarsi a pieno nel ruolo di coproduttore. I coproduttori sono coloro che non si limitano ad una scelta critica nella sola fase di acquisto, sono consumatori che vanno oltre, cercano una continua interrelazione con contadini, allevatori, pescatori , si interessano di un prodotto sin dalla sua origine, sono attenti alle produzioni locali, alla stagionalità, al valore equo del lavoro necessario per ottenere un prodotto.

In prospettiva futura i GAS sono destinati ad incrementare sia come numero sia come varietà di offerta e tipologie di attività. In quest'ottica, la loro sfida civile risiede esattamente nel potenziare la propria voce esercitando a pieno il proprio ruolo critico, al fine di testimoniare la rinnovata opportunità di praticare uno stile economico animato da principi di solidarietà e fraternità, compatibile con le persone e l'ambiente.

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