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Scritto da nel Numero 83 - 1 Ottobre 2011, Viaggi | 0 commenti

Due passi per la Neapolis di Siracusa

Alla biglietteria dell'area del parco archeologico della Neapolis di Siracusa, dove andremo a visitare il teatro greco e l'orecchio di Dioniso, le gentili ed efficienti signorine che ci accolgono sono puntuali nel farci notare che l'ingresso agevolato per i giornalisti richiede l'impegno ad un articolo. Ed eccolo qua, che non si dica che L'Arengo del Viaggiatore non mantiene le promesse.

Usciti dallo svincolo dell'autostrada di Siracusa sud, è sufficiente non sbagliare una rotatoria per raggiungere l'area dove sorge il monumentale complesso. La Neapolis è ubicata a nord-ovest del centro storico di Ortigia e raccoglie la maggior parte dell'eredità greca. L'area è popolata da una vegetazione tipicamente mediterranea e la sua morfologia ricorda le rocce che si trovano nelle montagne dell'entroterra siciliano.

L'attrazione principale è il teatro, che nei mesi di Maggio e Giugno mette in scena un ciclo di rappresentazioni classiche diventando perfettamente funzionante e richiamando visitatori da tutto il mondo. Non soffre certo di solitudine, godendo della compagnia dell'anfiteatro romano e poco più avanti dell'Orecchio di Dioniso, con tutte le annesse e connesse meraviglie che offre al turista.
L'anfiteatro naturale è provvisto di fontane, dove da secoli si abbeverano gli spettatori e dove nelle giornate più calde è possibile immergere i piedi rilassandosi godendo alla fresca ombra.

Se qui in questa terra di Sicilia ogni sasso rimanda a una mitologia che affonda le sue origini nella notta dei tempi, la maestosa grotta che prende il nome di Orecchio di Dioniso ricorda la vicenda del tiranno Dionigi che ascoltava i discorsi dei prigionieri rinchiusi qui dietro, o semplicemente riflette come da qui si ascoltasse ben amplificata l'acustica del vicino teatro. Se provenite dalle montagne dell'interno, noterete la differenza tra le grotte incastrate tra le gole dei fiumi e queste, urbanizzate e collocate in un contesto civile: qui esse hanno un nome, che sia Dioniso, dei Cordari o del Salnitro.

Una passeggiata da queste parti ci rimanda indietro nel tempo: anzi, rimanda il perenne tempo della classicità nel futuro. E' un luogo rilassante, dove passeggiare richiama alla mente il gusto di vivere in pace nella civilità del Mediterraneo. E Siracusa, e men che meno la Sicilia, non finisce qua.
Buon divertimento.

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