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Scritto da nel Numero 90 - 1 Giugno 2012, Viaggi | 0 commenti

Parco Regionale dei Gessi bolognesi e dei calanchi dell'Abbadessa

Infatti, in pochi altri luoghi della regione capita di imbattersi in piante dalle esigenze ecologiche così diverse, distanti tra loro solo poche decine di metri! Ciò è possibile perchè, soprattutto nelle doline (es.: dolina della Spipola), sono presenti contrastanti microclimi, in parte indotti dalle morfologie carsiche e in parte dovuti al fenomeno dell'inversione termica. Perciò si possono trovare piante tipiche della macchia mediterranea (leccio, fillirea e alterno) in corrispondenza degli assolati e aridi affioramenti gessosi dei bordi della dolina; e, a breve distanza scendendo verso il fondo, specie vegetali caratteristiche di ambienti montani appenninici (giglio martagone, giglio rosso e ispiro).
Il parco è caratterizzato anche da altre formazioni di particolare interesse: gli inghiottitoi fossili, cioè inghiottitoi e pozzi carsici colmatisi (a partire dall'ultimo periodo glaciale) di detriti, tra cui pollini, carboni, manufatti e animali preistorici caduti in queste “trappole naturali”.
Tali ambienti “aprono” vere e proprie finestre sul passato, consentendo di ricostruire paesaggi vegetali e fauna succedutisi nel tempo. Ad esempio, dagli studi dell'inghiottitoio Cava a Filo, si è potuto osservare che nell'ultimo periodo glaciale le colline bolognesi erano rivestite da boschi di betulla e pino silvestre e popolate da grandi ungulati, quali il megacero e il bisonte preistorico. Con i successivi mutamenti climatici si venne a costituire una biodiversità vegetazionale più simile a quella ora presente (boschi di quercia).
Nei 232 ha di affioramenti gessosi tutelati dal parco si aprono ben 150 grotte: alcune si approfondiscono per poche decine di metri, altre invece hanno sviluppi grandiosi e nascondono un microcosmo popolato da particolari animali cavernicoli , straordinariamente adattati all'ambiente ipogeo.
Tra questi si possono individuare cavallette e piccoli ragni privi di pigmenti, minuscoli crostacei che abitano pozze e ruscelli sotterranei.
Ma sono soprattutto i pipistrelli la presenza più interessante e preziosa del parco, presenti in 12 diverse specie che trovano nelle grotte l'ambiente ideale di sosta, riproduzione e svernamento.
Il parco offre per gli appassionati escursionisti numerosi itinerari percorribili a piedi o in bici di facile-media difficoltà:
- il percorso geologico-naturalistico della buca di Gaibola
- il percorso geologico-naturalistico della dolina della Spipola
- il percorso geologico-naturalistico lungo il torrente Idice (adatto anche per bicicletta)
- il percorso storico-naturalistico di Settefonti e dintorni (percorribile anche in bici)
Oltre ai tanti sentieri che si snodano tra gessi e calanchi ( http://sentieriweb.regione.emilia-romagna.it/ ) , è possibile partecipare a visite speleologiche, condotte da guide del parco, alla grotta della Spipola e alla grotta del Farneto (per info e prenotazioni: 051-6254821).
E se fino ad ora vi siete persi i concerti al tramonto, siete ancora in tempo per approfittare di quello in programma domenica 10 giugno. Oppure, per i più volenterosi e mattinieri, il parco propone un concerto all'alba domenica 17 giugno presso il centro visita di Villa Torre (Settefonti- Ozzano Emilia), con colazione a seguire offerta dalle GEV !
Segnalo inoltre le tante iniziative di escursioni guidate in compagnia di guide esperte dell'ente parco, che vi condurranno alla scoperta della vita notturna lungo i sentieri più caratteristici o, se preferite, all'ascolto degli “ultrasuoni dei pipistrelli!”.
Buon divertimento!

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