Tra parchi e natura
Salve a tutti!
Ho il piacere di iniziare con questo numero di maggio la mia “avventura” insieme a voi.
Tra il serio e il faceto l'idea di questa collaborazione è nata durante una chiacchierata con Tobia (n.d.r. direttore responsabile del presente giornale), in cui ci siamo mestamente resi consapevoli di quanto poco e superficialmente conosciamo i luoghi in cui viviamo.
Sarà perché si sa di averli sempre a disposizione e quindi di volta in volta si rimanda la visita, sarà per pigrizia, sarà perché quando non si è in vacanza e si sta a casa si trova sempre qualche piccolo impiccio da sbrigare, fatto sta che spesso finisce che si conoscono meglio luoghi lontani, più o meno esotici, dei propri dintorni.
Quindi, eccomi qua, decisa a farvi scoprire (ed io con voi) le numerose bellezze ambientali e naturalistiche dell'Emilia Romagna e le diverse possibilità per “viverle”, cercando di segnalarvi di volta in volta eventi e manifestazioni, itinerari, curiosità. Il tutto condito da qualche informazione “scientifica”su flora, fauna e geologia.
Non mancheranno comunque eventuali “divagazioni” in merito a luoghi ed eventi “oltreconfine” regionale degni di nota! Quindi, occhi bene aperti!!
Ma, tornando a noi, forse non tutti sapete che la nostra regione vanta:
- 2 parchi nazionali
-15 parchi regionali, di cui 5 solo in provincia di Bologna
-17 riserve statali
-15 riserve regionali
-14 altre aree protette
Il primo passo verso la creazione del sistema di aree protette dell'Emilia Romagna fu compiuto con la legge regionale n.2 del 1977, che dettava precise norme per la salvaguardia delle specie più preziose e rare della flora spontanea regionale, contemplando altresì la possibilità di istituire parchi e riserve per la tutela delle emergenze naturali più integre e il recupero delle emergenze naturalistiche di maggior interesse.
Venne così istituito nel 1982 il primo parco della nostra regione: il Parco Regionale dei Boschi di Carrega (PR). Di legge in legge e di anno in anno si è così arrivati alle 63 aree protette attuali.
Vorrei quindi cominciare soffermandomi su un parco che si estende proprio sulle prime colline a est di Bologna: il Parco Regionale dei Gessi Bolognesi e dei Calanchi dell'Abbadessa.
Tale area tutela porzioni di straordinario interesse naturalistico e geologico.
Nel settore più orientale del parco, lo scenario è dominato dagli spettacolari Calanchi dell'Abbadessa, costituiti da argille scagliose, le più antiche rocce sedimentarie dell'Appennino Emiliano (100 milioni di anni fa), formatesi dalla sedimentazione di materiali argillosi, calcarei e sabbiosi sui fondali del remoto Oceano Ligure. Il loro assetto originario fu scompaginato da una serie di eventi geologici, sino a comprenderli nella catena appenninica in formazione.
Ma le valli comprese tra il torrente Savena, Zena, Quaderna e Idice sono interessate, anche e soprattutto, da caratteristici affioramenti gessosi che hanno dato vita ad un complesso carsico tra i più importanti d'Europa. La genesi di tali gessi risale al Messiniano (5-6 milioni di anni fa) – tempo in cui il Mediterraneo si trovò più volte isolato dall'oceano Altlantico – in seguito all'evaporazione delle acque marine e la conseguente precipitazione dei Sali in strati selenitici.
Modellato dall'acqua, il gesso ha formato: depressioni, altopiani gessosi, rupi e crepacci, inghiottitoi, grotte e gallerie (alcune delle quali ancora inesplorate), che ospitano flora e fauna particolarmente interessanti…ma di cui approfondiremo la prossima volta!
Nel frattempo, non perdete assolutamente i “Concerti al tramonto”, organizzati nei posti più suggestivi del parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa: si inizia il 6 maggio, con un concerto preceduto da una interessante visita alla Coop. Soc. Agriverde che si occupa di manutenzione parchi e giardini, produzioni vivaistiche, agricole biologiche attraverso percorsi individuali di formazione e riabilitazione per persone svantaggiate.
Un'ottima occasione per divertirsi e rilassarsi, ma con un occhio al sociale!
Qui trovate il programma completo dei concerti:
Buon divertimento!
Ho il piacere di iniziare con questo numero di maggio la mia “avventura” insieme a voi.
Tra il serio e il faceto l'idea di questa collaborazione è nata durante una chiacchierata con Tobia (n.d.r. direttore responsabile del presente giornale), in cui ci siamo mestamente resi consapevoli di quanto poco e superficialmente conosciamo i luoghi in cui viviamo.
Sarà perché si sa di averli sempre a disposizione e quindi di volta in volta si rimanda la visita, sarà per pigrizia, sarà perché quando non si è in vacanza e si sta a casa si trova sempre qualche piccolo impiccio da sbrigare, fatto sta che spesso finisce che si conoscono meglio luoghi lontani, più o meno esotici, dei propri dintorni.
Quindi, eccomi qua, decisa a farvi scoprire (ed io con voi) le numerose bellezze ambientali e naturalistiche dell'Emilia Romagna e le diverse possibilità per “viverle”, cercando di segnalarvi di volta in volta eventi e manifestazioni, itinerari, curiosità. Il tutto condito da qualche informazione “scientifica”su flora, fauna e geologia.
Non mancheranno comunque eventuali “divagazioni” in merito a luoghi ed eventi “oltreconfine” regionale degni di nota! Quindi, occhi bene aperti!!
Ma, tornando a noi, forse non tutti sapete che la nostra regione vanta:
- 2 parchi nazionali
-15 parchi regionali, di cui 5 solo in provincia di Bologna
-17 riserve statali
-15 riserve regionali
-14 altre aree protette
Il primo passo verso la creazione del sistema di aree protette dell'Emilia Romagna fu compiuto con la legge regionale n.2 del 1977, che dettava precise norme per la salvaguardia delle specie più preziose e rare della flora spontanea regionale, contemplando altresì la possibilità di istituire parchi e riserve per la tutela delle emergenze naturali più integre e il recupero delle emergenze naturalistiche di maggior interesse.
Venne così istituito nel 1982 il primo parco della nostra regione: il Parco Regionale dei Boschi di Carrega (PR). Di legge in legge e di anno in anno si è così arrivati alle 63 aree protette attuali.
Vorrei quindi cominciare soffermandomi su un parco che si estende proprio sulle prime colline a est di Bologna: il Parco Regionale dei Gessi Bolognesi e dei Calanchi dell'Abbadessa.
Tale area tutela porzioni di straordinario interesse naturalistico e geologico.
Nel settore più orientale del parco, lo scenario è dominato dagli spettacolari Calanchi dell'Abbadessa, costituiti da argille scagliose, le più antiche rocce sedimentarie dell'Appennino Emiliano (100 milioni di anni fa), formatesi dalla sedimentazione di materiali argillosi, calcarei e sabbiosi sui fondali del remoto Oceano Ligure. Il loro assetto originario fu scompaginato da una serie di eventi geologici, sino a comprenderli nella catena appenninica in formazione.
Ma le valli comprese tra il torrente Savena, Zena, Quaderna e Idice sono interessate, anche e soprattutto, da caratteristici affioramenti gessosi che hanno dato vita ad un complesso carsico tra i più importanti d'Europa. La genesi di tali gessi risale al Messiniano (5-6 milioni di anni fa) – tempo in cui il Mediterraneo si trovò più volte isolato dall'oceano Altlantico – in seguito all'evaporazione delle acque marine e la conseguente precipitazione dei Sali in strati selenitici.
Modellato dall'acqua, il gesso ha formato: depressioni, altopiani gessosi, rupi e crepacci, inghiottitoi, grotte e gallerie (alcune delle quali ancora inesplorate), che ospitano flora e fauna particolarmente interessanti…ma di cui approfondiremo la prossima volta!
Nel frattempo, non perdete assolutamente i “Concerti al tramonto”, organizzati nei posti più suggestivi del parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa: si inizia il 6 maggio, con un concerto preceduto da una interessante visita alla Coop. Soc. Agriverde che si occupa di manutenzione parchi e giardini, produzioni vivaistiche, agricole biologiche attraverso percorsi individuali di formazione e riabilitazione per persone svantaggiate.
Un'ottima occasione per divertirsi e rilassarsi, ma con un occhio al sociale!
Qui trovate il programma completo dei concerti:
Buon divertimento!
