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Scritto da nel Numero 91 - 1 Luglio 2012, Scienza | 1 commento

I doni delle api

Il titolo non è euforico: tanti sono i prodotti dell'alveare che ci aiutano per varie patologie.
Il miele ha proprietà calmanti, la propoli, resina raccolta su varie piante, che viene utilizzata per disinfettare le celle dove nasceranno le nuove api, ha proprietà antisettiche ed antinfiammatorie; il polline, a base essenzialmente proteica, ha proprietà ricostituenti; la pappa reale, alimento per le larve e le regine, ha notevoli proprietà rinvigorenti.
Non solo i consueti prodotti delle nostre amiche, ma perfino il veleno, mortale per i loro simili, è positivamente utilizzato per curare i reumatismi (per questo quando l'apicoltore viene punto non è del tutto scontento).
Il miele: oltre ad indiscusse proprietà nutrizionali, il miele ha notevoli azioni terapeutiche; è ricco di sostanze minerali, potassio, fosforo, ferro; nutre, ripara e sostiene le funzioni del sistema nervoso, può stimolare l'appetito, calmare la tosse; è apprezzato da chi svolge attività sportiva, è utile per la persona ansiosa, stressata, con cali di memoria dovuti all'agitazione, al troppo studio, alle preoccupazioni, all'età, alla salute cagionevole. In particolare, il miele di melata è sicuramente uno dei più singolari mieli a causa della sua differente origine (le api raccolgono le secrezioni zuccherine estratte dalla linfa delle piante dalla farfallina metcalfa), e ciò fa sì che esso abbia una concentrazione inferiore di zuccheri ed al tempo stesso una maggiore concentrazione di aminoacidi, sali minerali ed oligoelementi (manganese, zinco, cobalto, zolfo e fosforo); per tale ragione è indicato per nutrire, riparare e sostenere il sistema nervoso ed in particolare le funzioni cerebrali; regola il tono neurologico, migliora la capacità di lavoro intellettuale; il miele di melata ha effetto regolatore sulla flora intestinale; grazie alla sua ricchezza di sali minerali, il miele, specie di melata o di castagno, è ottimo anche per chi fa attività sportiva: in sostituzione dei soliti integratori di sali è possibile utilizzare uno o due cucchiai di miele sciolti in mezzo litro d'acqua.
La raccolta del miele, che fino all'Ottocento veniva fatta con la spremitura dei favi, ed il conseguente apicidio, ma da oltre un secolo viene svolta raccogliendo il surplus di miele da telai privi di api ed è quindi incruenta.
La propoli: ha notevole attivita' batteriostatica e battericida. Numerose sperimentazioni hanno dimostrato in vitro e in vivo la capacità della propoli in soluzione idroalcoolica alla concentrazione del 10-20% di inibire lo sviluppo di vari ceppi batterici.
L'attività della propoli è legata sia ad una azione diretta sui germi, sia all'azione immunostimolante, e ciò sembra dovuto ai flavonoidi. La propoli è in grado di inibire l'RNA polimerasi di alcuni batteri e può inibire la mobilità di certi germi, facilitando l'azione battericida di molti antibiotici; accelera la granulazione delle ferite e ne previene l'infezione.
L'attività antifungina è essenzialmente micostatica e interessa lo strato superficiale della cute.
Stimola la rigenerazione dei tessuti in caso di ferite o piaghe (si utilizzano crema e unguenti a base di propoli), favorisce l'assorbimento della vitamina C, importante per la sintesi del collagene.
I flavonoidi hanno attività antimicrobica e inibiscono l'attività della carie nell'uomo, tutto ciò permette alla propoli di essere considerata anticariogena; viene inoltre impiegata in vari problemi stomatologici, tra cui periodontiti, piorree, ascessi, lesioni della polpa dentale.
I flavonoidi contenuti nella propoli hanno anche un'attività protettiva sul fegato: proteggono le cellule epatiche, diminuendo la loro degenerazione in caso di abuso cronico d'alcool e da altri fattori degenerativi.
La raccolta della propoli in forma di resina, avviene per raschiamento dei telai senza disturbo per gli insetti.
La pappa reale: è il nutrimento iniziale delle larve, ed esclusivo per la regina, ed è ricca di vitamine, minerali ed oligoelementi; ha un'azione tonica e stimolante, contiene 22 aminoacidi, otto vitamine del gruppo B, vitamine A, C, D, vari minerali; è un eccellente ricostituente per combattere lo stress e l'affaticamento psicofisico durante intensi periodi di studio e lavoro.
La pappa reale viene raccolta dall'apicoltore in apposite cellette prima che l'ape possa svilupparsi.
Il veleno d'ape: sembra incredibile che un veleno possa essere un mezzo terapeutico, ma le proprietà del veleno d'ape sono note da sempre per la cura per le malattie articolari, in quanto le sue componenti di istamina, isolecitina ed apamina esercitano azioni intinfiammatorie nel caso di artrosi, artite reumatoide e sciatalgia. Il veleno, sciolto in cera d'api, ha un buon effetto anche così diluito, per i dolori sopra indicati. Il veleno viene raccolto senza stress per le api, che pungono un panno inumidito senza così perdere il pungiglione e l'intestino.

1 Commento

  1. Salve,
    in merito al vostro articolo, vi chiederei maggiori lumi circa il prelievo del veleno di Api su panno umido, ma soprattutto “senza stress”. Non mi è nota ad oggi (sono per quanto amatoriale, apicoltore da diversi anni) di nessuna tecnica di prelievo del veleno che non preveda l’uso di elettricità, con forte stress per l’Ape.
    Grazie delle info che potrete darmi.

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