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Scritto da nel Numero 92 - 1 Agosto 2012, Politica | 0 commenti

Fade in fade out

E' Audacity il software che ha dato voce all'esperienza autonoma di Radio Arengo. Dapprima sul pc negli studi mobili, è stato riconfermato tra scroscianti applausi durante l'esperienza a radicittafujiko. Ed è stato lui ad insegnarci come una canzone lascia spazio alle parole e come le parole, quando rientrano sulle note, siano in grado di riaccompagnarci all'interno della trasmissione. La fortuna aiuta gli audacity e in questo senso il bilancio dell'annata è largamente positivo: ci siamo inseriti in un'esperienza di radio giornalismo partecipativo, abbiamo lanciato nel dibattito la statua a lucio dalla, incubando proposte e sogni, ricordi musiche e città.

Adesso che la stagione Arengo 2011/2012 sta andando in fade out, questo agosto dall'aria comunque sempre vacanziera si fa largo nella testa dei lavoratori e dei redattori che vergano su web le proprie ultime parole prima del silenzio dell'1 settembre. Un senso di relax che ci libera dei vincoli terreni e ci proietta nella dimensione del sogno di una notte di mezz'estate, della frescura del libro sotto l'ombrellone, del sudoku e del cruciverba e che ci dà appuntamento ad ottobre, quando la musica estiva si lascerà sostituire dal fade in delle parole della politica e dell'economia, adesso banale sottofondo agli eventi olimpici e ricreativi.

In questo fade in controflusso si muove l'iniziativa del cosiddetto 'Partito di Oscar Giannino' che al momento non è partito e menchemeno di proprietà del giornalista, com'egli ha tenuto a specificare. Nel prossimo autunno saremo attenti a seguire come la modalità di condivisione dei contenuti liberali che esso si propone di innalzare a bandiera politica potranno in effetti portare rinnovamento in un dibattito che si nutre ormai da anni di tanti slogan e nessun contenuto: alla vita civile servono idee e partecipazione, non rancori né populismi, e per questo seguiremo con attenzione i movimenti con cui cercheremo di trovare qualche occasione di confronto, sia online che on air. Siamo recentemente riusciti a trovare aspetti positivi anche nel successo del Movimento di Beppe Grillo osservando come sappia riflettere un certo desiderio di cambiamento e la volontà di partecipazione di alcuni singoli cittadini, anche mediamente giovani. Si è toccata con mano la possibilità di raggiungere democraticamente un consenso di cambiamento: mentre quel Movimento raccoglie una certa Italia con forti tratti di qualunquismo, sia di destra che di sinistra, l'opzione liberal-liberista che sta dietro al manifesto di fermareildeclino.it si colloca in una prospettiva storica (la mancanza di una forte cultura politica liberale) fuori dagli schemi, attraverso la proposta di riforma destinate a modificare in profondità alcuni tratti del nostro Paese, ricercando un certo salto di qualità e soprattutto rifuggendo la ricerca di consenso attraverso i più beceri luoghi comuni. Non che io sia liberal-liberista, ma come si sa il valore la democrazia è combattere affinché il proprio avversario abbia voce: negli ultimi tempi, addirittura, per la sinistra italiana la massima ambizione è stata di voler decidere contro chi perdere. Sicuramente un partito riformista che faccia della sua bandiera il liberalismo liberista sarebbe un'ottima opportunità per prepararsi, tra 10 anni, ad essere una forza del riformismo socialista e popolare. Fade in e out anche per la stagione politica?

Ascoltiamo adesso un paio di mesi di pezzi musicali, il secondo dei quali ricordiamo ancora una volta alla Festa de l'unità negli spazi di radiocittafujiko, e rientreremo in studio ascoltando se il caldo dell'estate avrà lasciato il posto ad un autunno rinfrescante e rigenerante.

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