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Scritto da nel Numero 93 - 1 Ottobre 2012, Scienza | 0 commenti

Un'automobile su Marte

Sono ormai due mesi che Curiosity, il super attrezzato rover laboratorio della Nasa, sta percorrendo il suolo marziano in quella che è considerata la più importanti missione spaziale compiuta sul pianeta rosso.
Lo stesso presidente Obama dopo il felice atterraggio del veicolo si è lasciato andare
a un commento entusiasta: ” Exploit senza precedenti, fatta la storia “.
Le dimensioni del robot sono effettivamente da guinness, è grande come un'automobile, ma ha sei ruote, e pesa circa una tonnellata. Nessun rover di simili dimensioni era mai atterrato su un corpo celeste.
Il capostipite dei robot esploratori spaziali fu un giocattolino di nome Sojourner, sbarcato su Marte nel 1997. Il diminutivo non vuole essere irriverente, il rover svolse un ottimo lavoro, ma le sue dimensioni, 65 centimetri di lunghezza per 15 chilogrammi di peso, fanno sorridere se paragonate a quelle dei suoi successori.
Nei suoi cento giorni di attività marziana Sojourner fornì una messe di dati senza precedenti sulla morfologia e la composizione del pianeta rosso, confermando, fra l' altro, l' ipotesi che in gioventù Marte fosse molto simile alla Terra.
Forte del successo di quella missione, anche mediatico, il piccolo rover infatti riscosse molta simpatia fra l' opinione pubblica, la NASA puntò decisamente sulla robotica per l' esplorazione marziana. Nel 2004 vennero organizzate due missioni gemelle che portarono sul pianeta rosso gli eredi di Sojourner, Spirit e Opportunity.
Questi rover di seconda generazione mostrarono quali progressi erano stati fatti in pochissimi anni. Molto più robusti e affidabili del predecessore entrambi i veicoli sono rimasti operativi ben oltre i tempi previsti, Opportunity funziona ancora. Una longevità cui ha contribuito l' incessante vento marziano mantenendo puliti dalla polvere i pannelli solari.
Con Curiosity è stato fatto un ulteriore salto di qualità. Oltre alla poderosa struttura, gli strumenti scientifici di cui è dotato ne fanno un sofisticatissimo laboratorio semovente.
Ormai accertata la presenza di acqua ghiacciata su Marte, grazie anche alla ricerca italiana, scopo principale della missione è una dettagliata analisi fisico chimica del suolo e dell' atmosfera marziane, non necessariamente finalizzata alla ricerca di forme di vita, come ha precisato l 'ente spaziale americano.
Il prossimo passo dell' esplorazione del pianeta rosso, cui stanno lavorando la Nasa e l' ente spaziale europeo, sarà riuscire a portare sulla Terra campioni di suolo e rocce marziane per effettuare indagini bio chimiche la cui complessità è fuori dalla portata di strumenti comunque avanzati come quelli imbarcati su Curiosity.
A questo punto viene da chiedersi quando, dopo le ruote dei rover, un piede umano lascerà la sua impronta sul suolo marziano.
Nonostante diversi proclami al riguardo, la possibilità di raggiungere Marte con un equipaggio umano sembra almeno per il momento fuori dalla realtà.
Certo i progressi compiuti dall'astronautica in mezzo secolo possono indurre a un certo ottimismo, ma restano comunque enormi ostacoli da superare, non ultima l'incognita delle risorse finanziarie necessarie a una simile impresa. Con i chiari di luna dell'attuale congiuntura economica, per un pezzo la Nasa non potrà organizzare missioni con budget paragonabili a quello che ha consentito di portare Curiosity su Marte.

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