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Scritto da nel Media e Cultura, Numero 94 - 1 Novembre 2012 | 0 commenti

“Lo Show dei Record”: la strana passione per i freak show

Un grande successo di questa stagione televisiva è stato “Lo Show dei Record” spettacolo condotto da Teo Mammucari su Canale5 il giovedì sera, giunto all'ultima puntata lo scorso 25 ottobre. Il format trae linfa dal “Guinness dei Primati”, libro edito annualmente dal 1955 che raccoglie ogni forma di record mondiale, da fenomeni sociali a quelli naturali, collezionando bizzarrie di ogni tipo.
Lo Show potrebbe essere assimilato come genere a grandi classici della televisione come “Scommettiamo che…?” (RAI 1991-96/99-2001/2003/2008) o “La Grande Sfida” (Canale5 1992-93). Si differenzia però dai suoi predecessori per presentare oltre a straordinarie prove d'abilità, un coacervo di fenomeni da baraccone, persone menomate o alterate da bizzarrie genetiche e non, afflitte da vere e proprie malattie nobilitate e spettacolarizzate dallo show.

La trasmissione di Mammucari è la versione moderna dei Freak Show di un tempo: circhi che tra il XIX e XX Secolo mettevano in mostra persone con qualità straordinarie. Il Freak show è l'esatto opposto del monstra vel prodigia: i diversi non vengono emarginati e occultati a causa delle proprie peculiarità ma esposti e apprezzati dal pubblico, quest'ultimo spinto dall'irrefrenabile curiosità dettata da ciò che è raro e perturbante. Non bastando l'esposizione di “normali” deformità, i freak show enfatizzavano la diversità mettendo in mostra gli estremi: il più basso del mondo a fianco del più alto, il più grasso col più magro, ecc… .

“Lo Show dei Record” mostra un'evoluzione rispetto al passato: il fenomeno delle modificazioni corporali estreme, conseguenze delle inquietanti degenerazioni di mode moderne come tatuaggi, piercing, chirurgia estetica, impianti sub cutanei, ecc… .
L'uomo con più piercing al mondo (453), la donna vampiro (49 interventi chirurgici e il 96% del corpo coperto da tatuaggi), l'uomo più tatuato al mondo (100% del corpo): gli spettatori provano allibita curiosità interrogandosi sul confine esistente tra psicopatologia e ricerca di una nuova identità, ipnotizzati da un sublime turbamento provato nei confronti di ciò che un tempo veniva bollato come “scherzo della natura”.

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