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Scritto da nel Internazionale, Numero 105 - 1 Dicembre 2013 | 0 commenti

Ucraina: la rivoluzione mai avvenuta

Ucraina: la rivoluzione mai avvenuta

Quando nel 2007 l’UEFA assegnò a Ucraina e Polonia l’organizzazione degli Europei di Calcio 2012, si pensò che la strada verso l’Europa per l’ex paese sovietico fosse spianata.
Nel 2004 l’Ucraina aveva già visto con la Rivoluzione Arancione, un pacifico movimento che spinse il popolo nelle piazze, l’opportunità per cambiare il paese abbandonando la corruzione e la cattiva politica ma, soprattutto, tagliare il cordone ombelicale con l’ex madre Russia… Entrambi i casi si sono rivelati delle illusioni.

Oggi le piazze ucraine si riempiono nuovamente (10mila persone a Kiev) in seguito alla decisione del Presidente Ianukovich di non siglare gli accordi di adesione all’Unione Europea: un duro colpo per il progresso politico, sociale ed economico del paese.
Oggi come nel 2004 politici, sportivi, scrittori, opinion leader di vario tipo e provenienza guidano la rivolta pacifica; oggi come allora contro la corruzione della classe politica e del potere in generale, contro la fragilità di un sistema avvilito da continui scandali, contro il crescente gap tra ricchi sempre più ricchi, corrotti e corruttori, e poveri sempre più poveri. Ma soprattutto contro il Presidente.
La decisione di Ianukovich è giustificata formalmente da motivazioni economiche: l’adeguamento agli standard europei implicherebbe investimenti eccessivi e al momento insostenibili. La ragione di fondo è invece (geo)politica, con Vladimir Putin nella parte di puppet master: la vera partita è tra Europa e Russia, con quest’ultima che mira ad allargare, consolidare e rafforzare l’Unione Doganale con Bielorussia e Kazakistan. Putin ha in mano quella che al momento pare essere la carta vincente: la promessa di prezzi agevolati del gas e/o la minaccia di embargo commerciale verso Kiev.

La partita non è però ancora chiusa: la firma potrebbe arrivvare nel corso del 2014, da vedere cosa chiederà in cambio Ianukovich a Bruxelles. Altro passo fondamentale sarà l’incontro Russia-UE del gennaio prossimo.
L’Ucraina ha davanti due strade da poter percorrere e scegliere tra Europa e Russia

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