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Scritto da nel Internazionale, Numero 111 – 1 Luglio 2014 | 0 commenti

Le Canarie si ribellano alle trivelle

Le Canarie si ribellano alle trivelle

Grandi manifestazioni nelle isole canarie dove migliaia di cittadini sono scesi in strada per dire il loro no alle trivellazioni petrolifere decise dal governo Rajoy.

L’estrazione del petrolio nelle isole Canarie iniziò nel 2001 sotto il governo di Aznar, bloccata tre anni dopo dal Tribubale Supremo, è ripresa nel 2012 con il nuovo governo Ppe.

Gli attivisti, attraverso il sito www.savecanarias.org nel giro di pochissimi giorni hanno raccolto oltre 200mila firme. Secondo i media locali, sabato 7 giugno oltre centomila persone hanno preso parte alle manifestazioni che si sono svolte nelle princiapali piazze delle sette isole canarie. Il no alle trivelle ha contagiato anche l’Andalusia, le Isole Baleari, Madrid, Barcelona e diverse capitali europee fra le quali Roma e Londra. Durante la sua recente visita nell’isola, José Manuel Soria, ministro dell’Industria, dell’Energia e del Turismo è stato duramente contestato.  Il fronte governativo si difende facendo riferimento alla creazione di nuovi posti di lavoro in un momento di forte crisi occupazionale.

La Corte Suprema corte spagnola deve ora pronunciarsi su sette ricorsi che diverse istituzioni e associazioni  tra cui i governi di Lanzarote e Fuerteventura, il governo della comunità autonoma delle Canarie, la Fundación César Manrique, e il partito Izquierda Unida (in calo alle ultime eruopee), hanno avanzato nel 2012 a seguito del rilascio delle autorizzazioni da parte del governo.

 

 

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