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Scritto da nel Numero 146 - 1 Dicembre 2017, Politica | 0 commenti

Governofobi e integrati

Governofobi e integrati

La difficoltà della politica tedesca nel formare il Governo mostrano i rischi di un assetto proporzionale in tempi di populismo e governofobia. Il senso di un sistema proporzionale è quello di consentire a ciascuno di partecipare all’Esecutivo in virtù delle proprie competenze tecniche e abilità politiche più che del proprio peso elettorale, imponendo al potere di dover rappresentare almeno il 50% +1 dell’elettorato. Il metodo proporzionale agevola la partecipazione al Governo quando il sistema di rappresentanza è virtuoso, ma rischia di renderlo impossibile nei momenti difficili come quello in corso.

In Italia viviamo le difficoltà politico-istituzionali prima e con maggiore intensità che in Germania e questo tema, rimasto sotteso al dibattito durante la campagna per lo scorso referendum costituzionale, si è palesato con la vittoria del NO: ora che abbiamo un sistema prevalentemente proporzionale, non abbiamo certo automaticamente ripristinato la cultura del Governo condiviso.

Il soggetto debole del sistema tedesco è la SPD, i socialdemocratici, intrappolati anch’essi come la sinistra italiana tra la paura che governare con Frau Merkel possa ridurre il loro appeal verso il proprio elettorato di riferimento rispetto all’inerzia del cialtronismo estremista e razzista e la paura che l’inconcludenza di una posizione politica senza sbocchi di Governo possa alienare anche chi ha continuato a dare fiducia al partito di Schulz.

Riconosciamo questa situazione perché la sinistra italiana, al netto di Renzi, si dibatte proprio nel medesimo dubbio che porta Bersani, D’Alema e compagnia a oscillare tra il proprio passato di Governo – in effetti ormai sepolto – e il considerare gli elettori dei 5 stelle “compagni che sbagliano” o finanche “compagni che hanno ragione perchè Renzi è di destra” e che pertanto sono inclini a rigugiarsi in un rifiuto delle logiche di coalizione: pensiamo all’Alfanofobia, quando è evidente che l’ex ministro degli Interni abbia difeso a oltranza i diritti dei migranti a sbarcare nella sua Sicilia.

Fallito il primo round per la coalizione Jamaica, l’SPD sembra ascoltare gli appelli per la stabilità: auspichiamo che il tempo sia sufficientemente galantuomo per ristabilire la realtà delle cose come guida dei comportamenti politici e che sia in grado di riportare senza traumi anche le nuove generazioni all’esigenza di avere una classe politica all’altezza del Governo della nostra Europa., sia in Germania che in Italia che altrove.

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