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Scritto da nel Numero 173 - Archivio 2024, Scienza | 0 commenti

Anni ben portati

Anni ben portati

Era il 2011 quando i paesi membri dell’Unesco istituirono  il 13 febbraio come World Radio Day, giornata mondiale della radio. La data scelta era quella della  trasmissione radiofonica che aveva inaugurato la radio delle Nazioni Unite, il 13 febbraio 1946. Un bel riconoscimento per il mezzo di comunicazione più diffuso nel mondo e che sembra non sentire il peso degli anni.

Un successo planetario che ha radici italiane.

Tutto parte da un esame andato male. Il giovane Guglielmo Marconi dopo aver frequentato l’istituto tecnico a Livorno tentò l’ ingresso all’ Accademia navale ma fu respinto. Deluso e amareggiato decise di proseguire gli studi da autodidatta.

Con una felice intuizione il giovane Marconi comprese la possibilità di utilizzare le onde elettromagnetiche per stabilire comunicazioni a distanza senza cavi di collegamento. Lontano dalle aule universitarie, si dedicò ai suoi esperimenti nella villa di famiglia a Pontecchio, nei pressi di Sasso Marconi, utilizzando un oscillatore di Righi come generatore di onde elettromagnetiche. All’inizio del 1895 Marconi capì che per ampliare gli effetti a distanza era necessario collegare le estremità dell’oscillatore e del circuito rivelatore a due conduttori, uno interrato nel suolo (terra) e l’altro isolato e il più alto possibile da terra (antenna). Con questo sistema era possibile trasmettere segnali telegrafici a quasi due chilometri e mezzo, mentre in precedenza erano percepibili a poche decine di metri. La scoperta fu la causa di uno dei primi casi di fuga dei cervelli della storia. Marconi era un tipo intraprendente e comprese le potenzialità, anche economiche, della sua invenzione. L’offerta di brevetto che presentò al governo italiano non fu però presa in considerazione. Allora il giovane inventore, consigliato dalla madre, che era irlandese, si recò in Gran Bretagna. Forse la burocrazia britannica era meno ingessata di quella italiana, sta di fatto  che nel 1896 Marconi ottenne il brevetto del nuovo sistema di telegrafia senza fili. Il soggiorno inglese fu ricco di soddisfazioni. Marconi proseguì i suoi esperimenti e nel 1897 riuscì a raggiungere i 14 km di portata utile del suo sistema. Nello stesso anno  il giovane inventore, raggiunta la celebrità, rientrò in Italia dove iniziò una lunga collaborazione con la Marina, anche se l’Inghilterra rimase il fulcro del suo lavoro. In Gran Bretagna Marconi, che era dotato di spirito imprenditoriale, aveva fondato la Marconi’s wireless telegraph and signal company per sviluppare e promuovere la sua invenzione. Le comunicazioni telegrafiche senza fili in pochi anni raggiunsero distanze impensabili. Il 12 dicembre 1901 fu stabilito il primo collegamento telegrafico transatlantico senza filo da Poldhu, in Cornovaglia a San Giovanni di Terranova, in Canada. Lo studente autodidatta ne aveva fatta di strada e nel 1909 Marconi ottenne il premio Nobel per la fisica, insieme a K. F. Braun. Ricco e famoso nel 1930 Marconi fece l’ esperimento più celebre della sua carriera, il 26 marzo dal suo yacht Elettra ormeggiato nel porto di Genova accese le luci del municipio di Sidney, in Australia, con un segnale radio.

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