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Scritto da nel Numero 4 - 16 Ottobre 2006, Viaggi | 0 commenti

La magica Lanterna di Genova

Ogni città ha la sua torre simbolo, ma se per i bolognesi da sempre è possibile salire in cima alla torre degli Asinelli e godere del meraviglioso spettacolo offerto dal terrazzo a cento metri di altezza, per i genovesi e per coloro che passano da quella città la Lanterna ha sempre superbamente dominato, dal 1542 nella forma attuale, il porto più importante d'Italia irraggiungibile sia da terra che dal mare.

Tra i lasciti del 2004, anno nel quale il capoluogo ligure si è fregiato del titolo di capitale europea della cultura c'è l'apertura al pubblico (sabato domenica e festivi dalle 10 alle 19) della torre e del museo annesso.

Una lunga passeggiata (aperta tutti i giorni dalle 8 al tramonto), cominciante vicino al centro commerciale Di Negro (nei pressi dell'omonima fermata della metropolitana), porta volando sull'animato porto (che da quel punto di vista sembra proprio…quello dell'Italia in Miniatura) alla base della torre (alta 77 metri e sopra un basamento di roccia di altri 40 metri).

La passeggiata è accompagnata da pannelli con interessanti illustrazioni (anche in inglese) della storia e del panorama dei luoghi.

Da qui con 172 gradini (guardando con invidia l'ascensore non utilizzabile dal pubblico, ma solo dal guardiano del faro) si sale al primo ballatoio.

La visione è veramente SUPERBA! La città viene vista da un'altra prospettiva, dal mare e da una altezza superiore a quella delle navi. Per chi ama questo genere di panorama è da non perdere.

Dalla parte del mare lo sguardo si allunga lontano (il suo raggio di luce è visibile fino a 50 km), verso terra la città è racchiusa dalle sue mura che si allungano sui colli e in lontananza si vede il porto antico con il celebre Acquario e l'aeroporto con i suoi decolli.

Ai piedi un museo, ricavato nelle fortificazioni, ha una parte virtuale (filmati che raccontano la storia, l'arte, il territorio, la cultura materiale, i personaggi e le tradizioni della città e della provincia), mentre le ultime sale contengono fanali, lenti e oggetti relativi ai fari e ai sistemi di segnalazione in mare, opportunamente illustrati nel loro funzionamento.

Per chiudere due curiosità: è inutile che cerchiate il simbolo della città nel sito del comune, esso è invece in quello della provincia (www.provincia.genova.it/lanterna) che ha curato il restauro (però un link dal sito del comune non mi sembrerebbe molto costoso…), la seconda è che generalmente i monumenti e le attrazioni lasciano entrare gratuitamente i giornalisti che poi scrivono un articolo, la Lanterna invece mi ha fatto pagare regolarmente (seppure con la riduzione Socio Coop): forse altrimenti temeva di essere disdettata a furor di popolo come simbolo di Genova!!!

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