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Scritto da nel Numero 24 - 16 Settembre 2007, Scienza | 0 commenti

Con le comete alle origini del sistema solare

La più famosa nella storia dell' umanità è quella di Betlemme, ma le comete sfrecciavano nello spazio molto tempo prima che la vita comparisse sulla Terra.

Questi affascinanti corpi celesti hanno intimorito per secoli l' uomo, le loro improvvise apparizioni in un cielo che si credeva immutabile erano considerate sinistri presagi di sventura. Una fama immeritata che anche l' età della ragione non ha cancellato del tutto, come dimostrano alcuni episodi. Nel 1773 in Francia si scatenò un attacco di panico quando l' errata interpretazione di alcuni calcoli dell' astronomo de Lalande, portò alla conclusione che una cometa avrebbe colpito la Terra il 20 o il 21 di maggio, nel frangente pare che alcuni membri del clero riuscirono a vendere a caro prezzo posti in paradiso…..

Nel 1910 fu invece l' apparizione della cometa di Halley a riempire le tasche di un industriale americano, che fece affari d' oro vendendo pillole contro la cometa, mentre meno di 40 anni fa, nel 1970, alcuni arabi scambiarono la cometa di Bennett per un' arma bellica di Israele.

A prescindere da superstizioni e credenze popolari, questi corpi celesti hanno una grande importanza scientifica. Formatesi quasi cinque miliardi di anni fa all' interno della nebulosa che avrebbe dato origine al sole e ai pianeti, racchiudono preziose informazioni sulla nascita del nostro sistema solare.

Questi viaggiatori del cosmo sono agglomerati di gas gelati, polveri e composti molecolari, di qui la definizione di palle di neve sporca, di dimensioni molto variabili, il diametro di una cometa può andare da un centinaio di metri fino ad alcune decine di chilometri.

La coda, che è la loro parte più bella, si forma solo quando, nel corso della sua orbita una cometa tende ad avvicinarsi al sole. Il ghiaccio di cui è composta, riscaldandosi, comincia a vaporizzare, liberando gas e polveri che il vento solare spinge in direzione opposta al moto della cometa. Intorno al nucleo si forma una sorta di nuvola, la chioma, e dietro di esso, una spettacolare coda che può essere lunga milioni di chilometri,

Per scovare la stazione di partenza di questi oggetti celesti bisogna spostarsi fino ai limiti estremi del sistema solare, a circa due anni luce di distanza, qualcosa come 16.000 miliardi di chilometri, nella regione della Nube di Oort, un immenso guscio che avvolge il sole e i pianeti. Qui soggiornano le comete, a miliardi, Keplero sosteneva che sono più dei pesci nell' oceano ma probabilmente sbagliava per difetto. Generalmente si trovano in equilibrio gravitazionale fra l' attrazione del sole e quella delle altre stelle vicine, una condizione che impedisce loro di allontanarsi. Può succedere, tuttavia, che una cometa si sbilanci e sia catturata dalla forza di gravità solare iniziando il cammino verso il nostro astro, un destino che hanno avuto tutte quelle finora avvistate e molte altre in tempi più remoti. E sono proprio queste ultime ad aver stimolato la formulazione di alcune teorie sull' origine della vita.

Fra i componenti delle comete, oltre ad acqua ghiacciata, ci sono molecole organiche abbastanza complesse come ammoniaca, metano, acetilene, che potrebbero aver avuto un ruolo importante nella formazione del brodo primordiale che si suppone culla dei primi organismi viventi. Non è quindi uno scenario fantascientifico ipotizzare che in seguito alla collisione di una cometa con la Terra, evento molto frequente ai primordi del sistema solare, queste molecole abbiano colonizzato il nostro pianeta.

Se non delle stelle, siamo forse figli delle comete ?

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