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Scritto da nel Arte e Spettacolo, Numero 51 - 1 Dicembre 2008 | 0 commenti

Mostre del Correggio a Parma e Amico Aspertini a Bologna

Fra gli eventi di questi giorni, fino al 25 gennaio 2009, c'è la mostra, curata da Lucia Fornari Schianchi, dedicata a Antonio Allegri detto il Correggio, dal luogo di nascita del pittore cinquecentesco, nelle sale della Galleria Nazionale con la possibilità di visitare la camera della Badessa in San Paolo e, se si riesce a catturare un biglietto (io non ci sono riuscito) le cupole della Cattedrale e del Monastero di San Giovanni Evangelista arrampicandosi su speciali impalcature allestite per l'occasione.
Il percorso si snoda tra le sale dei Voltoni del Guazzatoio, il Teatro Farnese e il Grande Salone con la Rocchetta al primo piano della Galleria Nazionale, partendo dall'evocazione dei luoghi della sua prima formazione (Correggio, Modena, Reggio Emilia, S.Benedetto Po, Mantova), per passare ai committenti e umanisti di riferimento, ai documenti e all'antiquaria per la Camera di San Paolo, ai Maestri precedenti e contemporanei, e infine al corpus delle opere e dei disegni dell'Allegri.
La mostra si articola nelle sezioni: Luoghi e committenti e la cultura al tempo di Correggio (Correggio, Modena e Reggio Emilia, Mantova, Parma, i circoli umanisti), Biografia per documenti , I maestri e il background (da Mantegna a Leonardo, ai veneti , a Raffaello, con una sezione di Libri miniati tra cui spiccano quelli di Francesco Marmitta e Francesco Maineri), La cultura materiale del contesto, La scultura del suo tempo (in particolare opere di Antonio Begarelli), a confronto con pezzi scelti e pertinenti di provenienza archeologica, Correggio e l'architettura (manuali di architettura e disegni), L'officina creativa (i disegni relativi alle pale d'altare e la documentazione delle grandi cupole affrescate).
Se volete organizzare la visita evitando lunghe attese, fate riferimento al sito
www.mostracorreggioparma.it
Se amate la pittura cinquecentesca e siete troppo pigri per raggiungere Parma, a pochi passi da via Zamboni trovate fino all'11 gennaio 2009 la mostra dedicata a Amico Aspertini (1474 – 1552 ), il pittore più vario e imprevedibile che si può incontrare nel panorama artistico bolognese della prima metà del Cinquecento. Egli vive in anni cruciali della storia di Bologna: perfettamente integrato nell'ambiente della corte di Giovanni II Bentivoglio dove lavora a fianco di Francesco Francia e Lorenzo Costa, i più celebri pittori dell'epoca. Dopo il passaggio della città sotto il governo pontificio, Aspertini continua la sua attività in rapporto con prestigiosi committenti cittadini, senza mai interrompere, mosso da insaziabile curiosità, quel continuo viaggiare e disegnare per tutta Italia che lo porta a contatto con Raffaello, Dürer, Michelangelo, Filippino Lippi, Perugino e altri protagonisti della cultura figurativa contemporanea. La mostra, costituita da oltre 120 opere provenienti da diversi musei europei ed americani, presenta il complesso dell'attività pittorica e grafica di Amico Aspertini messa a confronto con le opere degli artisti con cui venne a contatto. Una selezione di incisioni, preziosi codici miniati, ceramiche e pezzi archeologici completa la ricostruzione di uno dei periodi più alti della storia artistica italiana ed europea per un arco di circa cinquant'anni. Io non sono un amante della pittura rinascimentale italiana e di questa mostra ho apprezzato particolarmente le prime tre tavole, di chiara ispirazione fiamminga. Anche in questo caso tutte le informazioni si trovano nel sito www.amicoaspertini.it

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