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Scritto da nel Arte e Spettacolo, Numero 59 - 1 Maggio 2009 | 0 commenti

Week end piemontese: gli splendidi affreschi del Castello della Manta

Se un giorno andando verso Parigi pensate di fermarvi da amici a Torino, dopo aver visitato la molto pubblicizzata Reggia di Venaria (che però nulla conserva degli arredi originali, ma comunque con una suggestiva Galleria di Diana), posso consigliarvi una puntata a Saluzzo.
Allungando un pochino la strada potrete imbattervi nella abbazia di Santa Maria di Staffarda con il polittico di Pascale Oddone e una stanza dove nidificano preziose colonie di pipistrelli, e nella vicina Ravello nella Cappella Marchionale, ora in cantiere, affrescata di pitture cinquecentesche (mi hanno colpito i due Dottori della chiesa che studiano). Ma per vedere la pala raffigurante la Madonna della Misericordia di Hans Clemer e il coro ligneo scolpito dovete comunque andare al Museo Casa Cavassa a Saluzzo. Qui armatevi di buone scarpe: la città sembra piccola sulla pianta, ma è scoscesa e alla fine i poveri piedi, dopa la visita anche della chiesa di San Giovanni, erano disfatti dal dedalo di suggestive viuzze, sulle quali si affaccia la casa natale di Silvio Pellico (di cui anticamente vidi anche le famose prigioni), con scorci alle incombenti alpi innevate ed in particolare allo splendido Monviso.
Quando finalmente hanno raggiunto la macchina non sapevamo cosa ci aspettava: la salita al Castello della Manta, amorevolmente curato dal FAI. Ma la vista degli affreschi, di un anonimo del 1420, del Salone Baronale è di quelle che non si scordano più per il resto della vita, le proteste dei piedi si sono immediatamente sopite e gli occhi non si stancavano di mirare e rimirare uno dei dipinti più belli che io abbia incontrato in giro per il mondo. Da una parte la serie dei “Prodi e delle eroine”, personaggi raffigurati con preziosi abiti quattrocenteschi, di fronte “La fontana della vita” l'antico sogno dell'eterna giovinezza con questo popolo che corre a immergersi e ne esce ringiovanito (come negli spot di una acqua minerale odierna), solo di fronte a Peter Bruegel il Vecchio ho provato le stesse palpitanti emozioni!!
Se poi, come me, volete fare un salto a Parigi, un confortevole TGV in poche ore vi porta comodamente colà, dove potrete ammirare gli arazzi della signora del Liocorno al Museo di Cluny o a seconda dei vostri gusti la tomba di Jim Morrison al cimitero di Père Lachaise o infine una scalata alla splendida vista della Torre Eiffel, consigliando però gli ascensori, anche se richiedono un po' di coda, onde evitarmi una querela da parte dei vostri piedi, già provati dai miei consigli precedenti!

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