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Scritto da nel Arte e Spettacolo, Numero 77 - 1 Marzo 2011 | 1 commento

Sexy ante litteram: mode e pudori del Trecento

A dispetto di quanto credano i più, l'annosa questione del senso del pudore non ha avuto vita difficile solo negli anni Sessanta, bensì in svariate epoche storiche. In particolare, il basso medioevo ci offre un curioso caso di rivoluzione sessuale, con le relative nuove tendenze nel vestire, di pari passo con l'affermarsi e il diffondersi dell'italiano volgare, e di una cultura popolare che troverà il suo massimo cantore in Geoffrey Chaucer, l'autore dei “Racconti di Canterbury” (1380). Nel ricostruire la storia della moda di questo controverso periodo, ci rifaremo all'acuta analisi compiuta da Luciano Bellosi nella sua monografia su Buffalmacco (“Buffalmacco e il Trionfo della Morta, Torino 1975).

A partire dalla seconda metà del Trecento, dopo secoli di tonache ampie e lunghe, la moda maschile faceva il suo ingresso nell'orbita del pantalone, allora una semplice fasciatura di calze aderentissime svelata da una specie di minigonna succinta e attillata come pure il resto delle vesti. Dal canto loro, le donne iniziavano ad indossare vesti strettamente aderenti al corpo fino alla vita, portando una cintura vistosissima; mentre lo scollo, casto fino ad allora, si apriva a quadrato. Una prima testimonianza pittorica di questo abbigliamento ci viene offerta nel 1360 da Andrea Bonaiuti nel Cappellone degli Spagnoli in Santa Maria Novella 30768_The_Church_Militant_and_Triumphant_detail1__f.jpg).

In altre parole, a partire dal 1360 circa, tutto ciò che era sempre stato coperto, veniva ora fasciato, con l'ovvio intento di mettere in evidenza le forme. Secondo lo storico fiorentino Villani, responsabile di questa nuova tendenza fu Gualtiero VI di Brienne, meglio noto come Duca d'Atene, signore di Firenze dal 1342 al 1343 e famoso per essere stato cacciato dalla stessa città a causa del suo dispotismo, il quale esportò la nuova tendenza dalla Francia.

E' interessante notare come questo mutamento sia stato di una profondità tale da rimanere pressoché invariato finanche allo Sposalizio della Vergine, dipinto da Raffaello nel 1504 wikipedia/commons/0/06/Raffaello_-_Spozalizio_-_Web_Gallery_of_Art.jpg), dove i giovani che vi assistono sono ancora in linea con la moda di duecentocinquant' anni prima. Certamente, alla base di questo mutamento (di portata europea) vi è l'idea di differenziazione dei sessi attraverso gli abiti; e non sarà superfluo riportare alcuni dei commenti, ricolmi di biasimo, che un insospettabile Boccaccio, ormai vecchio e convertito a “benpensante”, non mancò di sciorinare, trovando man forte in quelle categorie di professionisti – politici, letterati, dotti, giuristi – che fecero delle loro sobrie e pudiche tonache un'autentica divisa moralistica: «Dicono dunque che le donne mostran loro con le poppe il petto [...] e perciò, quasi in vendetta di ciò, essi vogliono mostrar loro quelle parti, che debbano loro a quello appetito medesimo incitare».

1 Commento

  1. Bene

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