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Scritto da nel Editoriale, Numero 81 - 1 Luglio 2011 | 0 commenti

Cinque anni di Arengo del Viaggiatore

Scusate se comincio da lontano. Nel 1985 mi candidai al Consiglio di amministrazione dell'Università e contemporaneamente il prof. Roversi Monaco si candidò a rettore. Le nostre campagne elettorali si incontravano spesso. Nel suo programma c'era un Notiziario interno all'Ateneo. Vincemmo entrambi e io gli ricordai quella promessa. La sua risposta fu … di farlo io.
Cominciò così, per assoluto puro caso, la mia carriera giornalistica che negli anni del Nono Centenario quasi sopravanzò quella di docente e che poi continuò come stimolante impegno. L'entusiasmo per questa attività fu tale che contagiai anche Tobia e così nel 2006 mi chiese aiuto per creare una testata on line.
Trovato il nome (io suggerii Arengo, luogo dove anticamente si dibatteva e lui aggiunse del Viaggiatore) un proprietario della testata (Oliver) e, ovviamente, il sottoscritto come direttore responsabile l'avventura iniziò nel caldo mese di luglio 2006 con il numero 0.
Il primo editoriale riportava il programma, mi sembra giusto riproporlo per poter verificare che tutti gli impegni di allora sono stati mantenuti:

“Et Voilà, ecco una nuova testata on line, di proprietà della società di consulenza e formazione Oliver Sas, che intende investire in un gruppo di giovani laureati e laureandi che si eserciteranno a commentare i fatti del mondo.
Come nell'arengo, il luogo che nel Medioevo ospitava il popolo riunito in assemblea, l'auspicio è che questi giovani (più o meno giovani…) si ritrovino a discutere di quanto hanno visto nel loro viaggio appena iniziato nella vita adulta. Con spirito libero e critico, con consapevolezza e curiosità, con il desiderio di analizzare le cose per contribuire a migliorarle.
L'auspicio è che questa piazza virtuale possa essere frequentata attivamente dai lettori, dei quali accoglieremo volentieri suggerimenti e critiche ma dai quali soprattutto ci auguriamo di poter ricevere interessanti contributi che possano arricchire la nostra pubblicazione.
Inizieremo con quattro rubriche, ognuna delle quali avrà un suo coordinatore: Economia e politica, Letteratura e Filosofia, Scienza, Tempo e spazio liberi.
Una newsletter, al posto della medioevale campana sulla torre, aggiornerà sui contenuti della rivista al fine di stimolare il dibattito, con una periodicità che per il momento è prevista quindicinale.
Il mio augurio è che dopo essersi ben bene esercitati in questa palestra formativa i giovani coinvolti si lancino nell'agone della vita con una consapevolezza fortificata!.”

Le rubriche sono negli anni cresciute, c'è stato qualche tentativo di materializzarsi uscendo dal web con numeri monografici su carta e la periodicità è stata portata a mensile. Il numero dei collaboratori, sempre molto qualificati, è cresciuto ampiamente e puntualmente ad ogni scadenza una newsletter (che ha raggiunto anche il mondo di Facebook) ha annunciato l'indice e l'editoriale.
Anche l'auspicio finale è stato conseguito: dopo due anni i redattori più impegnati si sono iscritti all'Ordine dei Giornalisti e così il mio ruolo di trainer si è esaurito e ho lasciato la direzione nel 2008 congedandomi nel numero 47.
Non è possibile ripercorrere gli argomenti trattati in questi cinque anni nei quali sono usciti 80 numeri, ma tutto l'archivio è on line e quindi si potrà facilmente verificare la fedeltà all'intento iniziale.
Ma non posso non ricordare che nel corso del 2011 c'è stata una novità: una trasmissione di un'ora settimanale nella web radio Bologna Uno dove il dibattito e le interviste assumono la tradizionale forma orale e si estendono, grazie alla rete, ad ascoltatori in tutto il mondo, allargando decisamente le dimensioni dell'Arengo rispetto a quello medioevale.

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