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Scritto da nel Arte e Spettacolo, Numero 86 - 1 Febbraio 2012 | 2 commenti

Genova: Van Gogh, Gauguin e il Museo Chiossone

Preceduta da uno spettacolo di presentazione che ha girato l'Italia (a Bologna ha riempito come un uovo l'Arena del Sole) nel quale Marco Goldin ha presentato la mostra alternato a musiche e immagini suggestive, si è aperta a Genova (e lo resterà fino al 15 aprile) la mostra “Van Gogh e il viaggio di Gauguin composta da 80 capolavori della pittura europea e americana del XIX e del XX secolo provenienti dai musei di tutto il mondo, origina dal riconoscere la centralità della figura di Vincent van Gogh nell'arte dei due secoli considerati.
Particolarmente rilevante il pezzo forte della mostra: il quadro celeberrimo, Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?, che come prestito altrettanto epocale a Genova quale gemma assoluta di una mostra peraltro già straordinaria. Il museo di Boston, presso il quale è conservato, lo concede in prestito per la quarta volta soltanto nella sua storia, e solo per la seconda volta in Europa, dopo Parigi una decina di anni fa. Il quadro fu dipinto da Gaugin dopo aver deciso di suicidarsi lasciando in una sola opera tutta la sua filosofia di vita in sei metri quadri.
“Nessun'altra opera potrebbe tra l'altro significare meglio il senso che del viaggio la mostra genovese intende dare: viaggio come esplorazione geografica, viaggio come spostamento fisico e viaggio nella propria interiorità. Verrebbe da dire che senza questo quadro la mostra non si sarebbe potuta fare e che con quest'unico quadro tutta la mostra si potrebbe fare.” Così ha scritto il curatore e così ha declamato solennemente all'Arena mentre alla sue spalle era proiettata l'immagine”
Venticinque sono i quadri di Van Gogh e dieci i disegni, poi altre opere di autori americani completano la mostra (due o tre quadri del genere che mi fa imbufalire al punto da dovermi girare dall'altra parte per la loro insulsaggine). Per una presentazione completa e ogni altra informazione

Dopo il consueto pranzo “dalla Maria” in vico Testadoro (ravioli e un bel piatto di torta Pasqualina ai carciofi, la cima c'è di rado purtroppo) per i soliti nove euro (a dicembre non era ancora aumentato), una passeggiata al Museo Chiossone in un bellissimo parco non lontano.
Il magnifico patrimonio d'arte giapponese e cinese, il primo del genere organizzato in forma di pubblica esposizione in Italia presso l'Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova tra il 1905 e il 1942, fu raccolto in Giappone nell'ultimo quarto del secolo XIX da Edoardo Chiossone, eccelso incisore genovese che lavorò a contratto presso l'Officina Carte e Valori del Ministero delle Finanze a Tōkyō.
Mai smembrato né diviso, questo importante patrimonio comprende pitture, stampe policrome e libri illustrati, sculture e suppellettili liturgiche buddhiste, oggetti archeologici, bronzistica, monete, lacche, porcellane, smalti cloisonné, maschere teatrali, armature e armi, strumenti musicali, costumi e tessuti, complementi dell'abbigliamento maschile e femminile. Pitture, stampe, lacche, tessuti e sculture lignee sono esposti a rotazione nel rispetto dei principi di conservazione preventiva.
Tutt'altro genere di arte, ma molto interessante perché proveniente da un paese non facilmente raggiungibile… Nel sito
si trovano tutte le ulteriori informazioni su questo e sugli altri musei genovesi

2 Commenti

  1. quali sono i “quadracci”?

  2. Sono tre tavole con delle grosse macchie di colore senza alcun senso. Purtroppo non ho preso gli o l'autore…Pero' ne li ricordo bene!

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