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Scritto da nel Letteratura e Filosofia, Numero 88 - 1 Aprile 2012 | 0 commenti

In memoria del maestro Antonio Tabucchi

Sostiene Tabucchi che “è difficile avere una convinzione precisa quando si parla delle ragioni del cuore”. In realtà lo sostiene Pereira in Sostiene Pereira, ma come si può evitare di creare questo riferimento?
Lo scorso 25 marzo è morto Antonio Tabucchi, un grande scrittore. Il più grande scrittore italiano degli ultimi vent'anni: nessuno come lui padroneggiava una narrativa capace di intenerire e poi d'infiammare gli animi dei lettori di tutto il mondo. Nessuno come lui faceva sognare i giovani e riflettere gli adulti, con racconti drammatici e meravigliosi.
Sostiene Tabucchi che Pereira si barricava dietro un pensiero. “E a quel punto a Pereira venne in mente una frase che gli diceva sempre suo zio, che era un letterato fallito, e la pronunciò. Disse: la filosofia sembra che si occupi solo della verità, ma forse dice solo fantasie, e la letteratura sembra che si occupi solo di fantasie, ma forse dice la verità”. Questa frase apre un universo di problematiche, che non staremo a esaminare in una necrologia il cui scopo essenziale è ricordare un uomo il cui contributo è stato così importante da rendere la sua opera fondamentale, e perciò immortale. Vale la pena tuttavia di soffermarsi brevemente su come Tabucchi riuscì a mostrare la bontà di quelle parole grazie a quello stesso romanzo, che mise in crisi i politici di tanti paesi sollevando gli animi delle persone che lo leggevano e creando in loro un moto d'azione. Sostiene Pereira è un romanzo che abbraccia con passione un concetto di Aristotele: l'uomo è nato per due cose, per capire e per agire. Una volta che il cuore e la mente si sono svegliati e coordinati non si può fermare la conseguenza diretta dell'azione, perché significherebbe snaturare il senso profondo dell'umanità e della sua dignità. Antonio Tabucchi ha fatto proprio questo, e l'ha fatto con una qualità letteraria suprema. Riuscendovi, ha dimostrato come le ragioni del cuore debbano contribuire al formarsi di una convinzione precisa. Non basta essere di buono spirito, bisogna abbracciare un pensiero. Quando Pereira dà aiuto al giovane dissidente questo passaggio psicologico è ormai chiaro: “Era caduta la notte e le candele diffondevano una luce tenue. Non so perché faccio tutto questo per lei, Monteiro Rossi, disse Pereira. Forse perché lei è una brava persona, rispose Monteiro Rossi. È troppo semplice, replicò Pereira, il mondo è pieno di brave persone che non vanno in cerca di guai”. Una linearità spiazzante per quanta riflessione contiene e per quanta riflessione invita a fare sui nostri comportamenti di ogni giorno nei confronti di ogni evento.
In Sostiene Pereira il protagonista assume un collaboratore per scrivere coccodrilli, ossia necrologie di grandi scrittori preparate prima ancora che siano morti. Chissà se qualcuno l'aveva fatto per Antonio Tabucchi, di cui resta l'opera.
Addio, maestro.

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